di Maria Maddalena Bernacchi
Finalmente un esempio di buona sanità… e non solo…
Il giorno 10 ottobre 2015 fu ritrovato, all’interno della Foresta Monumentale della Verna, in prossimità della Melosa, un Allocco in precarie condizioni di salute. Il rapace, rinvenuto dagli operai incaricati dei lavori di sgombero dell’area, a seguito dell’evento catastrofico che ha distrutto gran parte della foresta della Verna, si trovava a terra, probabilmente a seguito della caduta dell’albero nel quale si era rifugiato al momento dell’evento. Gli operai ne segnalarono subito la presenza ad una pattuglia del Corpo Forestale dello Stato-comando stazione La Verna Vallesanta composta dal Sovrintendente Capo Bigioli e dall’Agente scelto Gonfiacani i quali provvedero a consegnarlo alla veterinaria dell’Ente Parco di Pratovecchio, Nadia Cappai.
La dottoressa, dopo aver prestato le cure idonee all’ allocco, lo ha portato al Centro recupero rapaci di Vicchio nel Mugello. L’allocco dopo sedici mesi di interventi mirati ha recuperato pienamente la funzionalità motorie ed il 5 aprile è stato liberato in un’area adiacente a quella in cui era stato ritrovato.
Erano presenti al momento del reinserimento del rapace Lovari e Perez dell’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, l’ispettore Del Barba e l’agente scelto Gonfiacani del Comando Stazione La Verna Vallesanta.
Ringrazio l’ ispettore Del Barba che mi ha esaustivamente fornito notizie relative all’argomento trattato.
Quanto esposto, oltre a dimostrare un’ottima collaborazione tra i vari team intervenuti, è una speranza per tutti noi.
Ho visto il filmato della liberazione dell’allocco: il rapace ha subito spiccato un alto volo verso la fitta boscaglia dimostrando di riconoscere bene i luoghi.
Una speranza soprattutto per noi che abbiamo sofferto nel vedere i nostri boschi così devastati.