Il titolo del convegno che si terrà a Bibbiena il 20 ottobre p.v, “La Nuova Alleanza”, e che ha per oggetto l’approfondimento della cosiddetta legge “dopo di noi”, alla luce dei decreti attuativi, dei Ministeri del Lavoro, della Sanità e delle Finanze del novembre 2016 e della Regione Toscana dell’agosto di quest’anno, sembra voler evidenziare una svolta positiva nell’assistenza alle persone disabili.
L’Associazione Casentino Disabili, di recentissima formazione, ma già forte di 130 soci, che ha organizzato il convegno, ha chiamato ad animarlo professionisti per gli aspetti tecnici e protagonisti regionali e locali per la relativa applicazione nel territorio.
Nell’intenzione degli organizzatori si vuole chiarire sia al pubblico che agli addetti ai lavori la portata della nuova normativa, sia per le nuove risorse economiche messe a disposizione ( per il vero almeno inizialmente molto limitate) sia e soprattutto per i principi informatori della norma che mediante importanti agevolazioni fiscali e coinvolgimento di risorse private e del terzo settore realizza una svolta significativa verso la soluzione dell’annoso problema del “dopo di noi”.
In primo piano le finalità dell’istituito “Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, che intende attivare e potenziare programmi di deistituzionalizzazione e di domiciliarietà in realtà abitative che riproducano le condizioni della casa familiare in composizioni minime ( massimo 5 unità ) che presentino un contesto di vera famiglia, realizzando programmi individuali temporanei di preparazione al distacco dalla famiglia originaria e di accrescimento delle competenze per il maggior livello di autonomia possibile.
Sotto altro profilo, ma non secondario, si intende rimarcare, ai fini del raggiungimento dell’obbiettivo principale, il coinvolgimento, su un piano di assoluta convergenza e sussidiarietà, della regione, degli enti locali, degli enti del terzo settore e non ultimi dei privati, singoli o in gruppi finalizzati, nell’attuazione degli interventi fattuali che si renderanno necessari.
Ci si attende, in conclusione, che da un’attenta esplorazione della nuova normativa, integrata dai più recenti provvedimenti assunti dal Governo nel gennaio di quest’anno in materia di livelli essenziali di assistenza socio sanitaria, emerga un quadro preciso delle risposte che il sistema possa oggi offrire ai bisogni della disabilità grave, contribuendo per tale via da un lato a sdrammatizzare l’ansia delle famiglie e, dall’altro a offrire al grande pubblico una più aggiornata chiave di lettura dei problemi che concernono il disabile e delle possibilità di condividerne solidaristicamente i percorsi di vita.