Continua a stupire il presepio di S. Maria del Sasso, che ogni anno si rinnova e stupisce offrendo uno spettacolo nuovo e richiamando l’attenzione di centinaia di visitatori. Insieme al mistero della Incarnazione del Figlio di Dio, è bene evidenziata anche quest’anno la grande grotta della Natività. Il presepio presenta di anno in anno un messaggio particolare, strettamente legato al mistero del Natale, con l’aiuto di particolari accorgimenti, scenografie e con bellissimi personaggi arrivati direttamente dalle botteghe d’arte di Ortisei, in Val Gardena. L’opera, perché così può essere definita, occupa tutto le spazio della chiesa inferiore comprese le sei piccole cappelle e si può visitare entrandovi dentro, come mettendosi in cammino insieme ai pastori alla ricerca della grotta della Natività. Quest’ anno a fare da filo conduttore, è “la speranza” che unisce e ricollega ogni singola parte del presepio, come un filo luminoso che a tratti sembra scomparire, ma che poi riappare a segnare ancora il cammino dei pastori e dei visitatori. Un cammino che inizia con la creazione del mondo e dell’uomo, una speranza da inseguire, come luce che illumina il buio del male in cui l’uomo è precipitato, e che risplende incoraggiando a proseguire nonostante lo smarrimento per eventi terribili, come il diluvio universale. Anche quest’anno, i bravi “presepisti” di Camaiore (Lucca), amici da altre 50 anni del Santuario di Santa Maria del Sasso, sono riusciti a regalare al Casentino un bellissimo spettacolo, che resterà visitabile oltre l’Epifania, fino a domenica 3 febbraio.
Comunicato stampa
Bibbiena, 4 gennaio 2019