Bibbiena, apprezzamento delle famiglie per la rivitalizzazione del percorso di Pronto soccorso pediatrico

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Fiori: “Ma anche la Toscana dovrà avere la guardia medica pediatrica, come già in altre 10 regioni”


I referenti delle famiglie del Casentino esprimono apprezzamento per la rivitalizzazione del percorso di pronto soccorso pediatrico nell’Ospedale di Bibbiena. Il servizio, già in essere prima del Covid, per problemi sia di personale sia logistici ha evidenziato delle criticità con alcune famiglie costrette a rivolgersi direttamente al Pronto Soccorso di Arezzo o, dopo un primo accesso su Bibbiena, a doverne ripetere un secondo al PS provinciale prima di arrivare alla presa in carico da parte del pediatra. «Ben vengano le misure sicuramente importanti annunciate dalla dottoressa De Luca che ringraziamo per il forte impegno e la progettualità – spiega Marinella Gambineri dell’associazione Mauro Grifoni Forever – Da parte nostra, come referenti delle famiglie, offriamo la nostra collaborazione pronti a segnalare in modo costruttivo le problematiche riscontrate dai genitori per migliorare il servizio».

«Per quanto riguarda la nostra proposta, che ha portato all’attivazione della presenza del pediatra di famiglia il sabato mattina, questa è nata dalle esigenze delle famiglie anche nell’ottica di arrivare al superamento dell’attuale mancanza della continuità assistenziale pediatrica in Toscana. Non c’è motivo logico per cui esista solo la guardia medica, diciamo per adulti, per far fronte alle esigenze indifferibili, mentre le famiglie con bambini soprattutto quelle con i più piccoli debbano rivolgersi al pronto soccorso – prosegue Andrea Fiori presidente della Cuore di Bimbo – Noi possiamo comprendere che la nostra Asl, visti gli attuali vincoli che non prevedono a livello regionale questo servizio  e la scarsità di personale, possa anche fare una valutazione sui numeri, ma non può essere questo il fattore discriminante. Per questo continueremo la raccolta firme per modificare la legge sulla rete pediatrica Toscana cosicché sia finalmente prevista la continuità assistenziale pediatrica». «Tale servizio è già garantito in metà delle regioni italiane – conclude Fiori – per gli abitanti di città come Firenze e Arezzo tale presenza permetterebbe essenzialmente di avere, in caso di bisogno, visite gratuite da uno specialista pediatra e di limitare gli accessi impropri al pronto soccorso pediatrico. Per gli abitanti di vallate come il Casentino e la Valtiberina la guardia medica pediatrica assume anche il significato di maggiore sicurezza, visto la notevole distanza dai presidi pediatrici e la difficoltà spesso nell’inquadramento diagnostico, se non eseguito da specialisti pediatri, soprattutto per i bambini più piccoli. Siamo certi che, vista la forte adesione alla nostra iniziativa e la riforma del PNRR in atto sull’assistenza territoriale, anche la Toscana a riuscirà a risolvere il problema».


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