Martedì 27 giugno presso la sede della Misericordia di Bibbiena inizierà il corso di 20 ore per diventare operatore di antincendio boschivo CVT (Coordinamento volontario antincendi boschivi) riconosciuto dalla Regione Toscana.
Si tratta di un corso gratuito che l’assessore Daniele Bronchi ha caldeggiato nel contesto del Casentino coinvolgendo le misericordie della vallata.
Daniele Bronchi commenta: “Dopo la serata di presentazione siamo riusciti a organizzare questo corso aperto potenzialmente a tutti coloro che sono interessati a formarsi in modo profondo su un tema diventato fondamentale. Sono molto soddisfatto di questo percorso che rende merito ad un’organizzazione che dalla Regione Toscana è stata curata nel tempo anche nelle sue declinazioni territoriali fino ad arrivare a esempi virtuosi come l’antincendio boschivo del Casentino”.
Il percorso promosso da Daniele Bronchi come assessore alle associazioni del comune di Bibbiena è iniziato lo scorso 4 maggio presso la Sala delle bandiere all’interno della casa comunale di Palazzo Niccolini con un evento di grande importanza per il territorio con il coinvolgimento dei volontari di tutte le misericordie casentinesi.
Bronchi spiega: “Obiettivo è quello di creare una squadra di volontariato AIB di Misericordia che oltre ad aumentare il potenziale difensivo dagli incendi, darebbe a tutto il sistema un notevole valore aggiunto dato dalla presenza di personale anche addestrato all’emergenza sanitaria in scenari dove i rischi sulla sicurezza di tutti gli operatori sono alti”.
L’incontro del 4 maggio vide la presenza di tante personalità a livello regionale e locale come Dario Fanciullacci, Consigliere Regionale del CVT per Misericordie Toscane, Fabrizio Adoni, Responsabile Centro Operativo Antincendio provincia di Arezzo Luciano Falchi, Responsabile AIB Misericordie Aretine, Gabriele Conticini, Governatore Misericordia di Bibbiena proprio per evidenziare l’importanza di questa iniziativa per un luogo come il Casentino.
Bronchi conclude: “Ringrazio tutte queste personalità e tutte le misericordie e sono certo che l’obiettivo che ci eravamo posti sarà raggiunto in tempi molto più brevi del previsto. I cambiamenti climatici, l’aumentare del rischio potenziale degli incendi boschivi che possono interessare anche il nostro territorio così ricco di boschi, molti dei quali di notevole rilevanza storica e culturale, ci chiama a una grande responsabilità a cui vorremmo rispondere in modo deciso e organizzato secondo esperienze virtuose che sono state già attuate altrove e alle quali ci ispiriamo con gratitudine”.