Bibbiena, nuova scuola e ciclopista: due buone notizie e qualche osservazione

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(di Luca Tafi – Sel Casentino)
 
Il nuovo anno comincia con due buone notizie: l’apertura della nuova scuola e la ciclopista.
Infatti i bambini della scuola materna di Bibbiena Stazione al rientro dalle vacanze andranno, così almeno è stato detto, nel nuovo plesso, realizzato dall’amministrazione in tempi abbastanza rapidi. Questo ci rende felici perché sappiamo che i nostri bambini andranno in una scuola più sicura, che rispetta tutti i requisiti previsti dalle norme attuali in tema di antisismica e di prevenzione di ogni rischio.
Così non diranno che parliamo sempre male dell’amministrazione Bernardini!
Però…non vogliamo perdere del tutto il vizio! Possiamo permetterci una osservazione, diciamo così, estetica?
La nuova scuola ci appare decisamente brutta. Più che una scuola sembra un capannone industriale, con delle finestre che sembrano feritoie di un carcere. Non siamo dei tecnici, ma sappiamo che, al di là della sicurezza, una scuola ha anche il dovere di essere accogliente, allegra. Le amministrazioni più sensibili ed attente in genere si confrontano anche con gli insegnanti in fase di progettazione. Non sappiamo se è stato fatto anche in questi caso. Il risultato, almeno dall’esterno, fa rimpiangere la vecchia scuoia che almeno aveva un ingresso riconoscibile. Con tanti architetti in giunta ci si poteva aspettare qualcosa di meglio (è vero, non siamo mai contenti!)
Speriamo che all’interno la distribuzione e la organizzazione degli spazi abbia seguito i moderni criteri didattici. Sappiamo che le risorse sono poche e bisogna fare le scelte più economiche. Ma non sempre il bello costa più del brutto!
La seconda buona notizia è l’apertura della ciclopista dell’Archiano, che i casentinesi hanno celebrato con una fila ininterrotta di carrozzine, passeggini e biciclette, complice il bel tempo ed il periodo festivo. Senza esagerare nel pensarla come soluzione di tutti i problemi del Casentino, la riteniamo una cosa positiva. Potrà portare anche un incremento turistico, considerata la tendenza in aumento del turismo ecologico. Soprattutto se gli operatori, e gli enti, sapranno promuoverla nel modo più opportuno, inserendola nei loro pacchetti promozionali. Per una più completa fruibilità ora manca il collegamento dal ponte dell’Archiano all’Arno, per eliminare ogni soluzione di continuità tra la ciclopista dell’Archiano e quella dell’Arno. Nel frattempo sarebbe opportuno che l’amministrazione fornisse almeno ai ciclisti una soluzione per il collegamento, anche con apposita segnaletica, in attesa di un intervento strutturale, tra le due ciclopiste.
Su questa strttura una riflessione ci sembra opportuno farla: la ciclopista, progetto condiviso tra enti locali e regione, è una dimostrazione che quando si lavora insieme, in modo coordinato, qualcosa si può realizzare. Nessun comune, da solo, avrebbe potuto farlo.
Invitiamo i sindaci a riflettere per il 2016
 
 
 
 

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