Nell’ultimo consiglio comunale di Bibbiena è stata approvata all’unanimità una delibera con la quale il Comune aumenta la superficie di suolo pubblico gratuita per ristoranti e bar del territorio.
Da 40 metri quadri si passa così alla possibilità per queste categorie di avere 60 metri quadri di superficie di suolo pubblico gratuita per le proprie attività all’aperto. Chi intende beneficiare di questo tipo di opportunità, può farne richiesta formale al Comune che valuterà ogni aspetto legato alla sicurezza, con una commissione dedicata prima di rilasciare il nullaosta.
L’Assessore alle attività produttive Daniele Bronchi commenta: “Andare incontro alle esigenze delle nostre attività produttive, in particolare bar e ristoranti, è sempre stata una priorità anche in tempi di pandemia. Adesso, nel momento della ripresa, in cui è importante spingere anche per la stagione turistica, abbiamo ritenuto necessaria questa ulteriore manovra di aiuto e sostegno che porta a 60 metri quadrati la superficie di suolo pubblico gratuita. L’amministrazione che rappresento, crede molto in questo tipo di sostegno e in quelli che possono essere emessi attraverso bandi dedicati. Negli ultimi due anni abbiamo cercato di andare incontro ai bisogni di una popolazione che chiedeva non solo vicinanza, ma anche aiuti concreti per ripartire e per non sentirsi abbandonati. Continueremo su questa strada, certi che a fare la differenza è il senso di comunità che tutto questo è in grado di creare”.
Nell’ultimo consiglio è stato approvato anche il piano tariffe della nettezza urbana. A questo proposito il Sindaco commenta: “Non siamo assolutamente d’accordo sul Pef proposto a livello di Toscana Sud: anche in passato lo abbiamo detto e circostanziato. Siamo dell’avviso che il servizio dovrebbe garantire delle efficienze. Ma per il ruolo istituzionale che ricopro e ricopriamo, abbiamo dovuto approvare il tutto. Ma c’è una nota positiva che vorrei far emergere. Guardando al costo pro capite della Tari, il nostro comune ha una media di 189 euro contro i 220 provinciali e i circa 250 casentinesi”.