Bibbiena, San Lorenzo cade a pezzi, ma per il Sindaco non è un problema (suo)

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di Luca Tafi (Sel Casentino)

E’ vero che abbiamo di fronte drammatici disastri da terremoto e che l’Arno ha rischiato di celebrare a modo suo il cinquantenario dell’alluvione. Ma a Bibbiena il fatto che crolli un parte del soffitto del convento di San Lorenzo, di proprietà del comune, non fa notizia. O, meglio, non deve fare notizia: meglio non parlarne. Solo da alcuni post su Facebook, messi da alcuni cittadini che avevano assistito all’evento, abbiamo appreso del crollo. Il Sindaco ci rassicura. Non è una voragine ma “è una piccola porzione che non ha nulla a che fare con il tetto principale del convento”.

Che volete che sia, pezzo più pezzo meno!
E a rassicurare ulteriormente interviene il delfino Matteo Caporali: “C’è stato uno staccamento di una piccola parte di controsoffitto nell’ex convento di S. Lorenzo già pericolante da tempo come riscontrato dal sopralluogo di ieri notte dei vvff, dai tecnici comunali e dal Sindaco”.
Insomma, era pericolante da tempo… meno male che è caduto.
Inutile fare polemiche (ribadiscono i nostri illustri amministratori), tanto il convento non lo ha comprato il Sindaco Bernardini quindi… se crolla non è un problema suo.
Fare polemiche dopo un decina di anni sulla opportunità o meno di acquistare l’ex convento, questa sì che è una polemica inutile. Anche perché a suo tempo non ci risulta che ci siano state masse di oppositori all’acquisto; anzi i bibbienesi sembravano più preoccupati che il comune non facesse quella scelta.
Ma oggi il problema è un altro: è possibile che dopo oltre sette anni di amministrazione ininterrotta il sindaco Bernardini e la sua giunta non si siano posti il problema di cosa fare con questo ex convento e non abbiano elaborato nemmeno una ipotesi di progetto e di riutilizzo?
Una cosa è certa: San Lorenzo assieme alla prepositura, e all’oratorio di San Francesco è uno dei più importanti monumenti del centro storico di Bibbiena.
Che senso ha parlare di riqualificazione del centro e della piazza, se poi si fa crollare uno dei suoi monumenti più rilevanti? Si faranno le scale mobili per visitare le macerie?
Onestamente il ripetere da parte del sindaco che non lo ha comprato lui, come se questo lo deresponsabilizzasse e ne giustificasse la noncuranza, fa una grande tristezza. Soprattutto denota una insensibilità culturale ed una mancanza di rispetto per la storia di Bibbiena e dei bibbienesi.
In questo periodo su RAI 1 è programmata la fiction sui Medici. Si ricorda il Sindaco che Bibbiena (e San Lorenzo) ha qualcosa a che fare anche con i Medici? Basterebbe ricordare il card. Dovizi e le robbiane della chiesa.
A noi non interessa la polemica spicciola e strumentale. Interessa salvare quel bene culturale che rappresenta una parte importante della storia di Bibbiena. E per quanto ci compete siamo pronti a dare ogni supporto alle iniziative che l’amministrazione comunale vorrà prendere per trovare le risorse per il recupero e per individuare una possibile destinazione.
Ma per favore, sig. Bernardini, faccia il sindaco anche di Bibbiena e non lasci in sua memoria, quando tra tre anni dovrà lasciare la carica, solo i supermercati. E la finisca con lamentele su chi lo ha acquistato. San Lorenzo, le piaccia o no, fa parte del patrimonio comunale e non speri nel prossimo terremoto per lavarsene le mani!

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