Dal Marioni e la su zia
Al tortello di Papiano
E alla scottiglia di Lonnano
Buon natale anche al Gorgone
E alla pozza del Leone
All’Arno e alla su’acqua diaccia
E all’agliata di Scarpaccia
A Montemignaio, paese dell’albero di Natale
E a ponte a Poppi, col suo traffico infernale.
Tanti auguri a Soci e Partina, il Paradiso del raviolo
E alla Sacci del Corsalone: giammai sarà rasa al suolo.
Non dimentico Bibbiena, costellata di rotonde e di supermercati:
i lavori al Pollino per giorni ci han bloccati.
Ma se restiamo fermi, non è poi un guaio:
Vi è più tempo per mirare gli addobbi del Luciaio
Tanti auguri a Pratovecchio, e al Fiumicello
Ma soprattutto al Casalino, la patria del Bruscello.
Buon Natale a Chitignano, e alla sua acqua miracolosa
A Badia e ai Mandrioli, dove ogni tre due frana ‘gnicosa
Auguri alla Verna, e pure a Chiusi
Chiusi come i Casentinesi in casa, mesi estivi esclusi.
Tanti auguri al Pratomagno e al suo bucolico paesaggio
E auguri pure a Rassina, tranne che al sottopassaggio
A Ortignano ed a Raggiolo, un prezioso gioiellino
E a Castel San Niccolò, dove non passa il trenino.
Tanti auguri, Casentino.
Tu sei il posto più bellino.
Anche se i tuoi difetti sono tanti.
Ma silenzio: non li dire ai tuoi abitanti.