Il progetto sui Buoni Spesa e i Pacchi Alimentari sta andando bene.
A fare il punto sulla situazione attuale direttamente dal centro nevralgico della Protezione Civile comunale, è l’Assessore al Sociale Francesco Frenos: “Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto circa 204 domande. Nei casi in cui non abbiamo trovato tutti i requisiti adeguati abbiamo optato per i pacchi spesa, ma cerchiamo comunque di mantenere fermo il nostro motto e volontà iniziale ovvero “Nessuno escluso”.
Sulle domande e la loro caratteristica Frenos specifica: “A 120 famiglie è stato assegnato ad ora il buono spesa valido per due settimane da evadere in uno degli esercizi aderenti al progetto. Invece 80 sono le famiglie che ad oggi abbiamo sostenuto con i Pacchi alimentari che stiamo preparando insieme ai tanti volontari che fanno parte del Tavolo di Protezione Civile. Ricordo che i generi alimentari con i quali realizziamo i pacchi provengono solo ed esclusivamente dai piccoli negozi di vicinato del comune”.
Come il coronavirus ha modificato la “geografia” sociale. Frenos commenta: “Sicuramente ci eravamo preparati al peggio e questo ci ha aiutato ad organizzarci per il meglio riuscendo a dare risposte certe in tempi brevissimi. Tuttavia devo dire che molte di queste famiglie, quelle a cui sono stati destinati i buoni per intendersi, sono delle insospettabili fino a pochi giorni fa. Purtroppo l’emergenza sanitaria con la conseguente chiusura di aziende e fabbriche ha messo al tappeto molti nuclei familiari che in condizioni normali riescono a farcela da soli”.
Una previsione per i prossimi giorni, Frenos risponde: “Ci aspettiamo che con l’avvicinarsi della fase due e quindi la riapertura di realtà produttive forse qualcosa si smuoverà. Ci aspettiamo comunque altre domande soprattutto da coloro, e noi crediamo che ce ne siano diversi, hanno avuto pudore di farlo fino ad oggi. I nostri concittadini sono gente laboriosa e orgogliosa e questa situazione ha generato sconforto e disorientamento anche da questo punto di vista. Li capisco e non è facile, ma qui non si tratta di vergognarsi, si tratta di darsi una mano in un momento difficile. Comunque come Giunta non abbiamo voluto mettere scadenze perché con il fondo assegnato riusciremo ad arrivare tranquillamente fino al 3 di maggio”.