Negli scorsi giorni controlli in due distinti cantieri del Casentino ove si stavano realizzando appalti pubblici per la ristrutturazione di plessi scolastici, impegnati i militari della locale Stazione ed i colleghi dei reparti speciali, Gruppo Carabinieri Forestale e Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro.
Nel primo caso, il 30 marzo, gli operanti si presentavano in un cantiere e rilevavano diverse presunte irregolarità a carico di quattro soggetti coinvolti a vario titolo nei lavori.
Sul manufatto erano operative a vario titolo quattro diverse società, i cui amministratori unici, ognuno per la sua parte, si rendevano presuntivamente responsabili delle seguenti violazioni: per non aver preso i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso, mancanza di cassetta medica ed utilizzato scale a mano in modo non idoneo e non aver provveduto a sottoporre a sorveglianza sanitaria dei lavoratori per accertarne l’idoneità alla mansione ed accertato che ricevessero un’informazione adeguata in materia di salute e sicurezza e aver permesso l’utilizzo di attrezzature di lavoro senza tener conto delle indicazioni d’uso di cui al libretto d’istruzione e manutenzione.
Nel medesimo contesto, nei confronti di due delle società controllate veniva adottato provvedimento di sospensione dall’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia della salute e della sicurezza del lavoro, nonché per l’impiego di lavoro “in nero”; oltre ciò erano elevate sanzioni pecuniarie per complessivi 25.000 euro.
Nella seconda verifica, avvenuta ieri mattina, erano deferiti a piede libero per presunte responsabilità, l’amministratore unico di una società di costruzione per: non aver preso i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso, mancanza di cassetta medica, non aver provveduto a sottoporre a sorveglianza sanitaria n. 2 lavoratori per accertarne l’idoneità alla mansione; mentre il responsabile di un’altra ditta sarà giudicato: in quanto datore di lavoro dell’impresa affidataria non verificava l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento da parte dell’impresa esecutrice. Ambito medesimo contesto, uno dei due imprenditori veniva raggiunto da un provvedimento di sospensione dall’attività imprenditoriale per l’impiego di lavoro “in nero” ed elevate ammende per complessivi e sanzioni amministrative per complessivi euro 13.000.
Comunicato stampa Comando Provinciale Carabinieri