Appuntamento fisso da molti anni a questa parte nel paesino accovacciato alle pendici del Pratomagno, la festa della castagna sta per tornare!
Domenica 11 novembre lungo le vie ancora lastricate a pietra, si percepiva un’atmosfera decisamente antica mentre venivano “battute” le castagne secche… direttamente dal seccatoio alla tramoggia della macchina.
Una storia di vita vissuta, che a pensarci oggi sembra vecchia centinaia di anni. Ma in effetti non c’è bisogno di correre indietro così lontani nel tempo: basta tornare all’immediato dopoguerra quando, nei paesini di montagna come Carda, la castagna era l’unica (o quasi) fonte di sostentamento per gli abitanti. E quindi un seccatoio, al buio di un fuoco mai troppo vivo, diventava condivisione e convivialità, diventava scambio per un tessuto sociale devastato e provato in molti sensi.
In quei frangenti la “battitura” era una festa vera e propria: i tetti delle case coperti da lastre di pietra divenivano quasi rossi per la “pula” (polvere) che dalle macchine veniva letteralmente sparata ovunque! Era festa perché più il paese si copriva di polvere più il raccolto era stato abbondante!
Oggi con l’entusiasmo e la forza motrice di chi non era presente a quei momenti ma li ha sempre sentiti raccontare da nonni e bisnonni, si riproduce fedelmente un cibo laborioso e che richiede moltissima fatica e impegno.
Per ricordare e onorare passato con l’occhio attento e rivolto verso il futuro!
Carda vi aspetta numerosi il 25 novembre per gustare insieme il frutto di tanto lavoro!