Castel Focognano, la Giunta replica alla minoranza sulla questione dei migranti.

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La Giunta Castel Focognano replica alle accuse mosse dal gruppo di minoranza alcuni giorni orsono sulla questione dei migranti presenti nel territorio comunale. “L’ incremento dei flussi migratori – si legge in una nota diffusa da Sindaco e Assessori – è un fenomeno che riguarda un continente intero. Lo vediamo e lo leggiamo quotidianamente. L’ Europa è messa a dura prova, con paesi membri che spesso, troppo spesso, cercano di organizzarsi autonomamente nonostante siano all’interno dell’Unione ignorando trattati firmati. Con un effetto a catena il problema si riversa nei grandi centri, nelle periferie fino ai piccoli centri italiani. A livello locale le accoglienze dei profughi sono gestite dalle prefetture le quali, tramite bandi, li affidano a privati, organizzati spesso in cooperative riconosciute. La distribuzione di queste persone viene gestita provando a garantire uniformità tra Comuni , in proporzione al numero degli abitanti, ma spesso invece occorre procedere in base alle strutture presenti nel territorio e alla loro disponibilità. L’ utilizzabilità e il prezzo di vendita e/o di affitto è decisa esclusivamente dal proprietario dell’abitazione ed è per questo che ci sono comuni più grandi del nostro con un numero minore di profughi perché le disponibilità di strutture sono minori o perché i costi di affitto o vendita sono maggiori. Però, come abbiamo già ricordato alla prefettura, noi abbiamo già abbondantemente dato.
Riteniamo il comunicato del gruppo di minoranza inopportuno e anche un po’ becero. Chi ricopre un ruolo istituzionale non dovrebbe cadere nel populismo da quattro soldi con il solo scopo di stuzzicare per ottenere qualche like. Un Consigliere Comunale, per la carica che ricopre, ha altri mezzi e opportunità per collaborare all’emergenza o criticare ciò che è stato fatto. Invece nessuna interrogazione, nessuna mozione, nessuna richiesta da inserire all’ODG è stata presentata in sede di consiglio. Nemmeno una semplice telefonata in Prefettura che avrebbe dato risposte ai dubbi che si leggono nel comunicato. E nemmeno una più informale ma utile “salita di scale” per chiedere direttamente a noi lo stato della situazione.
Per quanto ci riguarda ricordiamo che queste persone (8 donne e 43 uomini) sono qui. Può essere criticata la tempistica di permanenza per i lunghi tempi del riconoscimento del loro status ma bisogna partire dalla premessa che sono in fuga da zone di guerra. I profughi sono qui e vanno ospitati. Siamo convinti che l’accoglienza non possa essere separata dall’integrazione e l’integrazione si aiuta anche svolgendo lavori utili per la comunità.
Nelle prossime settimane ripartirà il progetto nel quale i migranti – volontariamente – vengono utilizzati dal Comune per lavori di manutenzione, taglio erba, pulizia fossette o strade. Siamo uno dei pochi Comuni della provincia dove tale progetto è già stato effettuato con successo nelle scorse settimane. Chi è da noi deve essere inserito nella comunità e per integrarsi non c’è di meglio che svolgere un’attività a servizio della comunità che li ospita”.

Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

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