Vincenzo Ceccarelli, ex assessore ai trasporti della Regione Toscana, si dichiara sicuro di poter dimostrare la sua correttezza in merito all’inchiesta sul trasporto pubblico locale che lo vede indagato dalla Procura di Firenze, proprio per il ruolo di assessore che ricopriva lo scorso anno, insieme all’ex presidente Enrico Rossi. Ieri gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito una perquisizione negli uffici e nell’abitazione dell’ex assessore senza però sequestrare alcunché. Questa la dichiarazione dell’attuale capogruppo PD in Consiglio Regionale: «Sono sorpreso ma sono anche certo che riuscirò a dimostrare la mia correttezza. Mi sono occupato della gara per il trasporto pubblico su gomma in Toscana per 7 anni, con un unico obiettivo: tutelare l’interesse dei cittadini e dei lavoratori del settore. La storia si può leggere nel percorso oltremodo difficile che abbiamo dovuto seguire per dare ai toscani un servizio pubblico di livello europeo. Per anni siamo stati esposti sulla graticola, abbiamo dovuto parare colpi piovuti da tutte le parti, difenderci nei tribunali amministrativi. Insieme al Presidente Rossi e a tutti i dirigenti regionali che ci hanno supportato con competenza e professionalità abbiamo superato ogni ostacolo, con la convinzione che la legalità e l’interesse pubblico dovessero in ogni caso prevalere. Anche in questi giorni, in Europa si stanno avviando procedure nei confronti degli enti inadempienti. Lo scorso anno, abbiamo appreso dell’inchiesta penale avviata dalla Procura di Firenze ed ero rimasto quasi sorpreso del fatto di non essere indagato insieme a quelli che erano stati i miei compagni di viaggio. Oggi, a pochi giorni dalla seduta del Consiglio di Stato che dovrà di nuovo pronunciarsi sulla legittimità del percorso di gara, scopro di essere anch’io tra gli inquisiti. Non conosco ancora niente di quelli che sono gli elementi sulla base dei quali è stata formulata l’ipotesi accusatoria nei miei confronti, ma so bene di aver agito sempre entro i confini della legge e nell’interesse pubblico. Per questo mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti, nei quali nutro piena fiducia, con l’intenzione di offrire totale collaborazione al fine di giungere in tempi rapidi a chiarire la mia posizione. Voglio anche ringraziare pubblicamente gli uomini della Guardia di Finanza che, con grande professionalità e correttezza, hanno eseguito il mandato di perquisizione che gli era stato affidato, peraltro senza sequestrare alcunché, e ringrazio anche tutti coloro che in queste ore mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, ad iniziare dai consiglieri regionali del Pd e di Iv.»
Così Vincenzo Ceccarelli commenta l’indagine che lo vede coinvolto in relazione alla gara per l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico in Toscana su cui tra pochi giorni si esprimerà il Consiglio di Stato.