“Non è mia abitudine rispondere alle valutazioni politiche degli altri che sono sempre legittime e rappresentano il sale della democrazia ma leggendo la nota di Marri, pluricandidato del partito di Fratelli D’Italia, che modifica a suo piacimento i fatti e fa valutazioni personalistiche una risposta è dovuta. In questi anni ho provato a portare dentro le istituzioni la voce dei territori montani e periferici, anche scontrandomi con una visione troppo spesso incentrata sulle grandi città e sulle aree metropolitane, e sono sempre stato attento ai bisogni di questi territori, del Casentino e non solo. Se poi i cittadini mi riconosco questo impegno e qualche risultato ottenuto, Marri se ne faccia una ragione.”
Poi Ceccarelli precisa: “Parto dal fatto che quando si rappresentano istituzioni provinciali e regionali credo sia giusto lavorare nell’interesse di tutti e non solo di un territorio. Io, però, del Casentino mi sono sempre occupato. Solo per citare i temi affrontati da Marri: non è un caso che grazie agli investimenti di 30 milioni di euro della Regione oggi nel territorio c’è ancora una ferrovia funzionante, che rappresenta un modello di sicurezza in Italia, oggi servita da tre treni nuovi. E non è un caso che sulla regionale 71 si siano realizzati importanti interventi (Memmenano, Casamicciola, Santa Mama e Calbenzano) e altri siano in realizzazione (Santa Mama 2) o programmati (Corsalone e Calbenzano e Subbiano). Sulla sanità, invece, come ho detto, occorre rimettere mano ad alcune scelte del passato che non riguardano specificatamente l’ospedale del Casentino bensì la gestione di tutti i piccoli ospedali della nostra regione. Certo, lezioni da chi vuole imitare il modello lombardo non le prendiamo. A questo mi sento di aggiungere gli oltre 30 interventi sulla viabilità locale, i progetti di rigenerazione urbana, la ciclovia dell’Arno, i 6 milioni di euro per l’edilizia popolare e comunque non esaurisco gli argomenti.”
“Infine – conclude Ceccarelli – mi tocca rispondere anche all’accusa di prendere voti dai casentinesi. Valutazione che per chi fa politica è a dir poco sbalorditiva. Per me, invece, è motivo di grande orgoglio e responsabilità. Nel mio percorso nelle istituzioni sono sempre stato scelto dai cittadini, mai nominato o calato dall’alto, sempre eletto con il voto popolare. Capisco che a Marri tutto ciò possa sembrare strano ma è evidente che quelli che lui definisce “ingenui montanari” hanno le idee chiare e sanno distinguere chi fa le cose da chi si limita a produrre comunicati stampa, manifesti e gigantografie in quantità industriale. Potremmo concludere dicendo che calcisticamente quello di Marri è un fallo di frustrazione.”Leggi anche:
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