Task force per il Corsalone: il comune di Chiusi della Verna si unisce al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e mette in sicurezza la frazione che sorge lungo le sponde dell’omonimo fiume Corsalone, considerato uno dei più pericolosi di tutta la provincia. Il rischio idraulico era ormai arrivato a dei livelli preoccupanti e per il sindaco Giampaolo Tellini era necessario intervenire subito. Da qui l’idea di collaborare con il Consorzio di Bonifica, e così grazie a una ripartizione delle spese che ammontano a qualche decina di migliaia di euro, i due enti hanno dato vita ad un interessante esperimento, fronteggiando l’emergenza con la loro stretta e convinta collaborazione. Il Consorzio ha messo in campo tecnici, progetti ed esperienza, il comune invece ha offerto i massi ciclopici necessari per ripristinare le difese spondali. Soddisfatti gli abitanti del piccolo centro minacciato da uno dei torrenti più belli e suggestivi del territorio, ma che allo stesso tempo è conosciuto per essere anche uno dei più pericolosi e imprevedibili. Le sue acque chiare e fresche in estate hanno un fascino irresistibile, ma restano gettonatissime anche durante tutto l’anno grazie bellezza dell’ambiente naturale e delle opere storiche che lo caratterizzano. Un fiume bello ma anche bizzoso quindi, che negli anni più di una volta si è trasformato in una minaccia concreta per l’intero paese, dimostrando una violenza distruttiva allarmante. Impossibile dimenticare l’alluvione del 1966 che mise in ginocchio tutta la comunità. L’intervento che ne seguì, a causa delle condizioni climatiche avverse degli ultimi anni, necessitava ormai di un consolidamento urgente e prontamente arrivato grazie all’impegno del sindaco Giampaolo Tellini e del Consorzio Bonifica. “Quelli messi in atto fanno parte di una prima trance di lavori urgenti e necessari a rendere sicura la comunità che vive lungo le sponde del torrente – ha dichiarato il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini – durante l’estate, grazie ai finanziamenti regionali, metteremo in atto una seconda trance di lavori che riporterà in sicurezza tutto il fiume. Esiste già un progetto importante e dettagliato, per il quale siamo primi nella graduatoria generale, si tratta di attendere l’arrivo della bella stagione per poi passare alla fase realizzativa”. La completa messa in sicurezza dell’area, e quindi la realizzazione di un’opera definitiva, sarà così compiuta grazie all’accesso alle risorse messe a disposizione dalla Regione nel “Documento operativo di difesa del suolo”.
Comunicato stampa
Unione dei Comuni Montani del Casentino
Poppi, 30 gennaio 2019