Con un’interrogazione urgente presentata al Sindaco del Comune di Poppi in qualità di membro della conferenza dei sindaci del casentino si chiedono delucidazioni in merito alla chiusura del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Bibbiena.
Rimaniamo sbalorditi difronte all’assordante silenzio degli amministratori locali nei confronti dello smantellamento pezzo per pezzo del presidio ospedaliero di Bibbiena. La notizia della chiusura del reparto di psichiatria-afferma David Marri-non è soltanto lo smantellamento di un altro reparto che segue la fine del punto nascita, dell’ostetricia e della pediatria ma rappresenta una sistematica volontà svuotare il presidio ospedaliero del Casentino.
Non entro nel merito della decisione presa dalle autorità competenti, avranno pure le loro ragioni di gestione economiche, quello che è drammatico che i nostri amministratori o sottovalutano la loro funzione di indirizzo all’interno della conferenza dei sindaci oppure come sembra non abbiano un’idea di che tipo di sviluppo vogliano dare alla nostra vallata.
Programmando il futuro ed effettuando un’analisi dei bisogni e dei servizi necessari presenti e futuri permetterebbe una riorganizzazione del presidio ospedaliero coerente altrimenti si rischia di smontare pezzo per pezzo non solo l’ospedale ma l’intero sistema di servizi della vallata.
Se prevale la logica della economicità rispetto a quella del sociale in un servizio pubblico come quello sanitario si rischiano di eleminare sempre di più servizi essenziali per il cittadino.
Non si tratta di difendere il posto di lavoro di chi tra medici, infermieri e personale sanitario lavora nel reparto in chiusura, che sicuramente verranno ricollocati altrove, ma di cercare di salvaguardare una serie di servizi sanitari che via via vengono sistematicamente smantellati impoverendo ulteriormente la nostra vallata.
Nell’interrogazione abbiamo chiesto al Sindaco se era a conoscenza della chiusura del reparto, se in sede di conferenza dei sindaci gli stessi erano stati informati dalle autorità competenti, se da parte dei sindaci stessi era stata presa una posizione univoca sulla chiusura del reparto stesso, in che modo la regione Toscana e con essa l’azienda sanitaria intende riorganizzare il servizio di psichiatria, come saranno riorganizzati i servizi per l’assistenza diurna (CSM), i servizi semiresidenziali (centri diurni), i servizi residenziali con le strutture residenziali terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative e gli stesi servizi ospedalieri di diagnosi e cura e di day-hospital, quale sarà il reparto e l’ospedale di riferimento in cui i degenti ed i pazienti del Casentino dovranno accedere per usufruire del servizio in caso di TSO o e soprattutto visto che spesso, nel caso delle malattie mentali, la diminuzione di un servizio cosi importante crea disagi non solo agli ammalati ma anche alle famiglie che spesso si trovano ad affrontare situazioni già di per se difficili, se sono stati organizzati dei servizi collaterali che vengano in aiuto a chi deve affrontare queste gravosi situazioni.
David Marri
Consigliere Comunale
Poppi Cittadini in Movimento