Ciclopista: sicurezza e visibilità – risposta di Fratelli d’Italia al sindaco Caleri

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Circolo Fratelli dItalia F. Razzi Pratovecchio Stia
E‘ arrivata la nota di risposta del nostro Sindaco – a titolo Polemica Ciclopista – di seguito al nostro comunicato riguardante, per chi non l’avesse potuto leggere, la sicurezza e l’incolumità dei ciclisti e delle persone nel nuovo tratto di ciclopista compresa tra le scuole medie e via Roma a Pratovecchio.
Partendo dalla fine – considerando fin da subito che il preambolo iniziale della risposta del nostro Sindaco Caleri sarebbe servito ad introdurre la propaganda finale – teniamo a precisare che la minoranza consiliare della Lista Costruiamo il Futuro non appartiene al Circolo Fratelli d‘Italia Pratovecchio Stia che nel nome dei suoi iscritti e nella sua genesi rappresenta un gruppo indipendente e libero, lo stesso non dicasi della sezione PD Pratovecchio Stia che ha supportato e supporta tuttora (com’è visibile dai social) l’azione politica della nostra Giunta e del nostro Sindaco.
Il comunicato di Fratelli d’Italia del 26 novembre terminava con la frase – Tanto dovevamo alla Vostra attenzione ritenendo di aver fatto cosa utile alla comunità ed attendiamo, sperando volentieri di esserci sbagliati o di essere stati troppo avventati, contraddizione di quanto asserito – Ebbene purtroppo non ci siamo sbagliati e dalle parole di risposta – gridate in grassetto sopra i nostri asserti – come si usa fare nelle tecniche sperimentate di stravolgimento di fatti noti, il nostro Sindaco ci ha raccontato involontariamente i peccati originali del progetto di quello stralcio che solo oggi vengono presentati palesemente ai nostri concittadini – a tal proposito, grazie alla nostra, dice farà un incontro con l‘Unione dei Comuni la prossima settimana – Insomma, in sintesi, solo oggi possiamo interrogarci su quanto segue:
I dispositivi di ritenuta (guard rail) non è detto rappresentino sicurezza ma bensì intralcio alla visibilità negli attraversamenti a raso, ergo non sono la soluzione, ergo il progetto ad oggi è ancora da definire… quale sarà la soluzione?
Fin dal progetto preliminare, dice il nostro Sindaco, per quel tratto era previsto il solo transito pedonale e non ciclabile!! E come facciamo a dire a bambini e ragazzi che vi transitino di portare la bicicletta a mano, chi assicura il divieto? E poi i ciclisti li facciamo passare sulla sede stradale? Ed ancora: trattasi di progetto di pista ciclabile vera o di inutile marciapiede allargato su attraversamenti a raso?
Ed in ultimo ma non per importanza: la coscienza di amministratori sarebbe a posto con una mera cartellonistica di divieto di transito ai ciclisti? La nostra e quella della gente, no!!
Questo ad oggi è il nostro schietto risentimento, questo e l’ardire necessario per rispondere ai fasti finanziari di un potere autoreferenziato che non tollera la critica, lo sbaglio e la partecipazione alla dialettica politica diretta di quei cittadini di cui ci pregiamo portare la voce, siano essi uno o mille: questo vuol essere contrasto ad un governo del territorio che pretende di incanalare l’azione di domanda dei cittadini e dar loro risposte – pretestuoso è stato definito il nostro appello al buon senso ed alla sicurezza della gente – attraverso i soli canali del palazzo e non per le vie, per le piazze, nei consigli aperti e sui mezzi di comunicazione di massa.
Auguriamo al nostro Sindaco, che per l’amore e la carità di patria che ci contraddistigue nominiamo sempre come nostro Sindaco con la S maiuscola, che di qui alla fine della legislatura possa prendersi i meriti per tutte le cose belle e buone che ha enunciato nella sua risposta (guard rail, illuminazione, arredo, fontane, etc.) ma che stanno nè più nè meno nell’ordinario dell’amministrazione di un comune: tuttavia lo preghiamo devotamente di trovare la forza per rispondere anche alle questioni cruciali, i nodi complessi e le decisioni critiche cha attengono a così alto incarico in tempi così duri e diffici per i popoli alto casentinesi.
Questioni, nodi e decisioni che insieme alla gente abbiamo annotato in ordine di circostanza e gravità e che non verremo meno di ricordare nel corso di questi ultimi mesi di mandato con il dovere, l’onore ed il piacere di fare opposizione con tutte le nostre energie laddove non vedessimo esplicato il bene dei più.

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