Quando parliamo del rapporto che intercorre tra un creditore e un debitore dobbiamo sempre ricordarci di un vecchio detto che recitava più o meno così: “Se devi 1000 euro a qualcuno, il problema è il tuo. Se invece devi 10 mila euro a qualcuno, il problema è il suo”. Parafrasando, si può affermare che in caso di grave insolvenza, il mancato pagamento del debito non ricade ovviamente solo sul debitore, ma anche e soprattutto sul creditore, che non riesce ad avere indietro quanto prestato.
Proprio per questo è nata la procedura chiamata comunemente Saldo e Stralcio, un modo per risolvere i contenziosi economici tra le parti per una reciproca soddisfazione, ampiamente applicata in vari ambiti sia se ci si interfaccia tra privata sia con la pubblica amministrazione.
Cos’è il Saldo e Stralcio
Come accennato in precedenza, quando parliamo di Saldo e Stralcio ci riferiamo a quel meccanismo che prevede un accordo tra il debitore e il creditore per concludere una controversia di natura economica.
Nello specifico, quando un debitore non è più in grado di pagare un debito, cerca di accordarsi con il creditore che, preso atto delle difficoltà del contraente, accetta il pagamento di una somma pattuita per estinguere il debito, con un ammontare inferiore rispetto al totale dovuto.
In questo modo, da una parte il debitore potrà ristabilire la propria posizione finanziaria versando una cifra ridotta rispetto al totale, e dall’altra il creditore riuscirà a riprendersi una buona parte del proprio credito in tempi brevi, senza dover aspettare il versamento totale che realisticamente non potrà riavere, evitando anche ulteriori perdite di tempo e denaro conseguenti all’apertura di un procedimento giudiziario.
Per poter richiedere un negoziato basato sul saldo e stralcio, però, deve essere dimostrata l’incapacità del debitore di poter pagare quanto dovuto, ad esempio dopo il mancato pagamento di dieci rate del mutuo, o la messa in mora del soggetto in questione.
Solitamente l’accordo viene portato avanti da un intermediario che, dopo aver ricevuto la proposta del debitore, comunica al creditore la natura del risarcimento, che può essere accettata o meno.
Come detto, il Saldo e Stralcio è ampiamente utilizzato sia nei rapporti tra privati che in quelli con la pubblica amministrazione, nel caso in cui, ad esempio, non è possibile ripianare un debito con l’Agenzia delle Entrate.
Tra i negoziati di questo tipo più famosi in Italia, troviamo certamente quello tra Alitalia e i suoi creditori nel 2017.
Il saldo e stralcio nel settore immobiliare
Anche nel settore immobiliare si fa largo uso di questa procedure. I casi più comuni di Saldo e stralcio immobiliare riguardano le circostanze in cui un soggetto ha contratto un mutuo ipotecario o un finanziamento da una banca o istituto di credito per acquisire un immobile. Questi creditore, appurata l’impossibilità di ricevere indietro le rate del finanziamento, possono intraprendere la strada del saldo e stralcio con le società di recupero crediti, così da poter ottenere almeno parte della somma prestata. Ma non solo.
Anche il debitore può provare ad accordarsi in questo senso, accordandosi con il creditore per il versamento in un’unica rata di una somma stabilita dalle parti, potendo risparmiare fino al 40% rispetto al totale. Minore sarà la somma da restituire e minore saranno i tempi richiesti per il versamento di quest’ultima.
Essendo un meccanismo complesso, però, spesso è necessario rivolgersi alle agenzie specializzate in saldo e stralcio immobiliare, così da entrare in contatto con specialisti del diritto immobiliare che si occuperanno di portare avanti la trattativa.