Come sfruttare le moderne tecnologie e portare a proprio vantaggio la situazione attuale, caratterizzata da una pandemia che forse sta iniziando a passare ma che ci lascerà in eredità cambiamenti radicali, soprattutto con riferimento all’approccio di azioni di carattere quotidiano che eravamo abituati a compiere di persona.
Un tema che trova la sua declinazione in tanti campi applicativi, a partire dal mondo degli investimenti che già da un po’ stava prendendo la strada del web. Oggi per scelta o per necessità ci si rivolge sempre più alla rete per piazzare le proprie operazioni: vediamo come fare con i consigli di e-conomy.it, che risponde alle nostre domande.
Come si fa ad investire in rete?
“L’approccio è piuttosto facilitato ed alla portata di tutti, ciò che è richiesto è la registrazione ad una piattaforma di trading online unitamente ad una connessione alla rete internet. Utilizzando poi un qualunque strumento per navigare, da pc a smartphone, è possibile iniziare ad investire.”
Quanti sono gli utenti che si sono convertiti a questo approccio?
“Tanti, negli ultimi mesi ancora di più. Investire in rete è un qualcosa che esiste da anni, ma un tempo era rivolto solo agli addetti ai lavori: oggi è un mondo ampiamente navigato dai retail, dai singoli investitori che stanno a casa. E con il Covid i dati sul trading online sono ovviamente saliti ulteriormente.”
Su cosa è possibile investire?
“Sostanzialmente su tutto: dalle azioni alle materie prime passando per strumenti derivati (attenzione sempre a come li si usa) per finire con le tanto ricercate in questo periodo criptovalute. Importante è assicurarsi che le piattaforme scelte consentano di investire sull’asset che si desidera.”
Perché si dice che il trading online è rischioso?
“Perché concretamente lo è: tutti gli investimenti lo sono, l’approccio tramite la rete lo è ancor di più. Ciò perché si valuta il fatto che anche utenti non esperti ed anche non formati al 100% in materia possano avvicinarsi al trading. Che resta uno strumento oggi raggiungibile per tutti, ma che paradossalmente non dovrebbe essere per chiunque.”
In effetti oltre ai numeri sul trading crescono anche quelli sulle truffe annesse
“Esattamente: tante truffe in rete legate a malintenzionati che tentano di frodare l’utente finendosi società di trading. Ci sono poi broker che non hanno regolamentazione né le adeguate coperture per i clienti; in sostanza in rete c’è un po’ di tutto, ecco perché sarebbe bene investire con circospezione dopo essersi accertati ed informati.”