“Custodi della montagna”: un’opportunità per le attività sopra i 500 m di altitudine

0
485
Foto di Carlo Gabrielli: Poppi, panorama

Custodi della montagna”, approvata la legge regionale

Il primo firmatario Vincenzo Ceccarelli: «Incentivi e contributi per chi lavora e svolge attività sociali in montagna».

«Con questa legge mettiamo in campo misure concrete per rivitalizzare l’economia e il tessuto sociale dei territori montani e delle aree interne, non attraverso sussidi bensì sostenendo il lavoro, le attività economiche, le attività sociali in favore delle comunità locali e la custodia del territorio».

Con queste parole Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd e primo firmatario della legge, commenta con soddisfazione l’approvazione della legge denominata “Custodi della montagna” avvenuta questa mattina in aula.

«Da molti anni assistiamo ad un fenomeno di spopolamento delle aree montane, da dove i cittadini, soprattutto i più giovani, si spostano verso i grandi centri urbani – spiega Ceccarelli – Per contrastare questo esodo e permettere a chi vuole di rimanere a vivere in questi territori, che hanno un grande valore e rappresentano una grande ricchezza per la Toscana, dobbiamo garantire l’adeguato accesso ai servizi ma soprattutto sostenere il lavoro, incentivando la creazione di nuove attività economiche e commerciali. Come pure è necessario mettere in campo azioni per rivitalizzare il tessuto sociale e la cura del territorio».
Nel dettaglio, con questa legge verranno assegnati, tramite appositi bandi regionali, contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 25.000 € per chi apre nuove attività produttive o riorganizza quelle esistenti. La legge approvata oggi prevede anche un contributo aggiuntivo, pari al 20%, nel caso in cui le imprese stipulino con il Comune un “patto” finalizzato alla tutela del territorio in ambito forestale, la cura del territorio in generale o attività sociali in favore della collettività. Infine, per sostenere anche il mantenimento delle imprese esistenti, si prevede per coloro che già operano su quei territori la possibilità di stipulare con il Comune patti di territorialità e di ottenere un contributo a fondo perduto di 15mila euro in 5 anni.
Potranno accedere ai finanziamenti le imprese localizzate sopra i 500 metri di altitudine e facenti parte di comuni montani. Priorità per l’assegnazione e l’erogazione dei contributi sarà data alle attività che hanno l’ubicazione della sede operativa in comuni aventi una più alta posizione nella graduatoria del disagio e nei centri abitati in cui vi è minore presenza di attività produttive. Altre priorità saranno assegnate in base alla natura dell’attività in ambito commerciale e in qualità di microimpresa per l’età dei soggetti richiedenti inferiore a quaranta anni.
«Si tratta di una legge innovativa a livello nazionale, una sperimentazione ambiziosa, per dare un sostegno a chi lavora e vive in montagna – aggiunge Ceccarelli – In questi mesi la Regione ha messo al centro i temi dello sviluppo delle aree interne e montane, con l’istituzione di un’apposita commissione del Consiglio regionale e la predisposizione di tante proposte sul lavoro e sui servizi. Noi vogliamo ridurre le diseguaglianze territoriali facendo sì che le aree interne e montane possano crescere allo stesso livello delle aree urbane e che tutti i cittadini abbiano le stesse possibilità indipendentemente dal luogo in cui vivono».

C. Stampa

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here