di Giulia Siemoni
Daniele Brezzi, classe 1984, come si definisce lui “Uno Stiano che ormai abita ad Arezzo da qualche anno, ma che si sente casentinese dentro”. Lo conosciamo per gli ottimi risultati che in questi anni ha ottenuto nei Trail e nelle gare di Fondo e Mezzo Fondo, ma forse non tutti sanno che Daniele è un atleta davvero instancabile, che si è cimentato in diverse discipline, raggiungendo ottimi risultati… ma facciamoci raccontare qualcosa da lui, reduce dalla recente vittoria nella 3^ Eco Mezza Maratona del Casentino.
Ciao Daniele, parlaci un po’ di te, quali sono le tue specialità e come si è sviluppato il tuo percorso da sportivo?
Le mie specialità sono il Trail Running, la corsa in Salita e la Mezza Maratona (specialmente quelle dure o mosse). Ho praticato calcio per diversi anni, poi a 17 ho comprato la prima moto da cross ed è stato amore a prima vista! Dall’anno successivo infatti, fino a 23 anni, ho gareggiato a livello regionale nel Motocross; durante gli ultimi due anni avevo già iniziato ad andare in mountain bike, partecipando anche alla Straccabike, organizzata dall’Avis di Pratovecchio, sulla distanza di 27km, andare in bicicletta faceva parte dell’allenamento per il motocross. Ma il gioco si faceva sempre più costoso e pericoloso, così nel 2007 dopo diverse gare sfortunate con molte cadute e qualche infortunio (per fortuna non grave) ho deciso di buttarmi sul ciclismo e da giugno dello stesso anno ho iniziato a gareggiare in mountain bike, scoprendo di essere portato per sport di fatica e resistenza. Dal 2008 mi sono affidato ad un preparatore, e gara dopo gara ho iniziato a ottenere piazzamenti sempre più di livello; con la corsa ho iniziato quasi per caso nel 2010, dopo un problema alla schiena che mi impediva di forzare sui pedali, anche se ho praticato ciclismo a livello agonistico fino a tutto il 2013.
A che squadra appartieni e come ti sei avvicinato al mondo della corsa?
Dopo due splendidi anni (2014 e 2015) con la Podistica Arezzo, da quest’anno sono passato alla Trail Running Project (società già nota da un paio d’anni come organizzatrice di molti dei migliori trail locali e ideatrice e promotrice del Foreste Casentinesi Trail Cup; insieme ad altre realtà locali è anche organizzatrice del Trail Sacred Forests di Badia Prataglia, che a settembre 2016 ospiterà il campionato italiano di trail lungo Fidal e nel 2017 il mondiale IAAF); correrò per loro come Uisp, mentre per le gare Fidal già dal 2015 sono tesserato con l’Atletica Futura asd.
Il mio percorso con la corsa, come detto in precedenza, è iniziato nel 2010, e nel 2011 ho partecipato a qualche gara locale, ottenendo discreti piazzamenti e qualche podio; nel 2012, nonostante fosse il ciclismo la mia principale attività (una vittoria alla Rampichiana sul percorso medio a primavera e alla Straccabike 27km a settembre), ho partecipato ad altre gare podistiche, (arrivando primo al Trail del Falterona sulla distanza dei 13 km), e anche a un paio di Duatlhon (corsa-mountain bike-corsa, 2 vittorie su 2 gare in quell’anno).
L’ultimo anno in mountain bike (2013) mi sono tolto diverse soddisfazioni (alcune vittorie di categoria, podi assoluti sulle gare di mountain bike Cross Country, diversi piazzamenti importanti sulle Gran Fondo), ho chiuso la stagione con un secondo posto di categoria nel circuito Colline Toscane Mtb e primo nei circuiti Cross Country Colli e Valli Mtb.
Dal 2014 mi dedico solo ed esclusivamente alla corsa.
Da quanto sento hai un lungo palmares, ma concentriamoci alla corsa, quali sono stati i tuoi risultati più importanti?
Il 2014, primo anno, è stato un po’ tosto all’inizio, tra infortuni e problemini di adattamento anche muscolare ma pur allenandomi a sensazione, senza allenatore, è andata anche troppo bene, con già qualche vittoria assoluta (Trail Valli Etrusche sulla distanza 26km, Trail della Val Bisenzio 20km a Prato e su strada alla notturna per la città vecchia di Arezzo, sulla distanza di 7 km); verso fine anno, su consiglio del mio caro amico Renato (noto Maratoneta di Stia, atleta da 3h00′ in più occasioni) a fine novembre iniziai a farmi allenare da un Tecnico FIDAL, nonché mio attuale Allenatore, Walter Mola e in meno di un mese di collaborazione sono riuscito a correre la mezza maratona a Pisa in 1h16′.
Il 2015 è iniziato bene, ho ottenuto da subito ottimi piazzamenti e a metà marzo ho corso un’altra mezza maratona, questa volta a Ferrara, chiusa in 1h14’14” con un ottimo piazzamento assoluto. Da lì la mia stagione è proseguita con ottimi piazzamenti e Podi Assoluti, i più belli sulle due gare in salita più importanti della zona: secondo Assoluto nella Reggello Vallombrosa con il tempo di 52’27” e terzo assoluto alla Salitredici (Abbadia san Salvatore – Monte Amiata) in 58’30” dove ho vinto anche la maglia di Campione Toscano Uisp di Corsa in Salita, in entrambe le gare sono arrivato davanti ad atleti che mai avrei pensato di poter battere! A questo dobbiamo aggiungere nove vittorie assolute stagionali: mezza maratona del Casentino, mezza maratona di Pontassieve, Trail del Borbotto 20km, Arezzo Trail 27km, Trail del Falterona 26km, su strada sulla dura StraPonticino 7km, Trail delle foreste di Badia Prataglia 25km, Ecopasseggiata degli Etruschi 21km, Memorial Gabriele Annetti-Lignano Trail 23km. Poi ad ottobre alla Maratonina Città di Arezzo, che era Campionato Italiano Master Fidal, sono riuscito ad abbassare il mio primato personale a 1h12’57” sulla mezza maratona.
Ma la ciliegina sulla torta per coronare la splendida annata è stato l’esordio in maratona il 21 dicembre in 2h47′ nei 42,125km ufficiali della Pisa Marathon, venuta nonostante una preparazione molto travagliata per via di un noioso infortunio ad un piede, e non ottimale per il poco tempo che avevo a disposizione, tra matrimonio e viaggio di nozze; sono riuscito a finirla anche se in netto calo nel finale, dopo 30km avevo una media di 3:50, ma non sapevo quello che mi aspettava negli ultimi 12km e 125mt, erano quelli la vera gara, e l’ho chiusa perdendo circa 5′ dalla media che avevo ma ho staccato comunque quel 2h47′ che non è stato affatto niente male come inizio!
In cosa consiste la tua disciplina e quale è la distanza a te più congeniale?
Dopo la maratona di Pisa, che per me è stata anche un importante test per vedere come reagisco ai kilometraggi più lunghi, ho iniziato il 2016 con la mia solita alternanza: gare veloci (per non perdere troppo la velocità) e gare più lunghe e dure, i trail (le mie preferite e dove rendo al massimo delle mie potenzialità). A metà gennaio ho partecipato al Trail del Cuculo sulla distanza più lunga, 27km (vincendo la gara) che è stato anche un valido test per capire la mia condizione in vista del primo grande appuntamento stagionale, il mio primo Ultra Trail, fatto alla prestigiosa Ronda Ghibellina (45km e 2200mt dislivello positivo, valevole per il campionato italiano Iuta di Ultra Trail Corto e Trofeo delle Regioni Iuta). Al via erano presenti le più importanti selezioni regionali e anche tanti nazionali di Trail; insieme ad altri 3 atleti ho partecipato per la selezione toscana, piazzandomi al 14esimo posto assoluto e primo toscano, è stata davvero una bella esperienza!
Nel complesso comunque mi piacciono molto di più le gare di trail con distanze fino a 27km, dove ho modo di tirare dall’inizio alla fine a ritmi elevati senza dover per forza stare gestire il ritmo come invece ho dovuto fare sull’ultra trail; mi piacciono molto anche le mezze maratone stradali (21,097km) sia veloci da tempo che più dure con salite dove forse rendo ancora meglio!
A che tipo di gare partecipi?
Partecipo a gare di tutti i tipi da quelle provinciali e regionali, dove spesso me la gioco se sono preparato e in condizione, a quelle a livello nazionale o internazionale dove capita di prendere delle “belle usciate” che comunque fanno bene per farti capire che in fondo e in fine i big sono altri, questo specialmente su strada o in piana. Nelle gare con molta salita o nei trail penso di essere più competitivo anche a livello un po’ più alto.
Come coniughi lavoro e famiglia con lo sport?
Nella vita mi occupo di compressori presso un’azienda di Poppi, la Tpc, ma sono anche padre di Ginevra, una meravigliosa bimba di poco meno di 3 anni, e ho una moglie splendida, che oltre ad essere un’ottima mamma è anche un’ottima cuoca, la cucina è la sua passione! È anche grazie a lei se riesco ancora a coltivare questa mia passione, se sono riuscito a togliermi le soddisfazioni che mi sono tolto è anche merito suo, anche se so di trascurarla un po’. Non è facile riuscire a conciliare lavoro, famiglia e allenamento (spesso mi alleno in pausa pranzo); se non riesco proprio ad allenarmi per due giorni di fila in pausa pranzo allora cerco di trovare tempo la sera.
I miei allenamenti possono variare di durata e di intensità in base all’obiettivo o al periodo, è importante poi riuscire a sentire e percepire i messaggi che il nostro corpo ci dà; a volte non va sottovalutato il riposo che è parte fondamentale dell’allenamento, così come il sonno, indispensabile
per poter recuperare e anche da quello a volte riesco a capire quando sono “un po’ alla buccia” ovvero se non riesco a recuperare.
Per quanto riguarda l’alimentazione invece non sono uno di quelli super fissati e cerco di variare molto; so che alcuni cibi non li tollero e quindi cerco di mangiarli il meno possibile.
Quale vittoria ti manca e quale è il tuo sogno nel cassetto, sportivamente parlando?
La vittoria più grande è mia figlia, come lei non c’è vittoria… se poi mi aspetta al traguardo con mia
moglie e la porto con me all’arrivo come a volte è capitato è il top del top!
Ciò che mi manca è la vittoria sulle “Classiche” in salita; infine il sogno nel cassetto è vestire la Maglia Azzurra di Trail, un sogno quasi impossibile, ma che proverò a realizzare in vista del mondiale di casa nel 2017 a Badia Prataglia. Per questo 2016 come appuntamenti importanti oltre a quelli già citati nelle precedenti domande vorrei provare a partecipare in Primavera-Estate ad un paio di gare internazionali di Corsa in Montagna o di Sky Marathon al nord.
Grazie Daniele per il tempo che sei riuscito a dedicarci! Ti faccio un immenso “in bocca al lupo” per il proseguo della tua avventura e, ovviamente, mi prenoto fin da ora per un’intervista in esclusiva quando vestirai –te lo auguro di cuore- la maglia azzurra, tenendo alto l’onore della nostra vallata nel mondo delle corse!