La Giunta del Comune di Bibbiena, riunitasi questa mattina, ha deciso di sopprimere i diritti di segreteria per il rilascio di certificati anagrafici emessi online.
L’Assessora all’innovazione Martina Cipriani spiega così la manovra: “Si tratta di una cosa significativa al di là dell’effettivo risparmio per il cittadino. In questo modo, infatti, intendiamo agevolare la fruizione degli strumenti digitali da parte della popolazione e quindi incentivare la digitalizzazione anche della pubblica amministrazione, strada sulla quale, come Bibbiena, stiamo accelerando molto”.
Ricordiamo che il Comune di Bibbiena negli scorsi mesi, ha intrapreso un percorso pioneristico e molto spinto sul fronte della digitalizzazione della macchina comunale.
Il sito, completamente rinnovato e con parti innovative importanti come
l’area personale che il cittadino può attivare tramite Spid e attraverso la quale lo stesso può fare moltissime operazioni senza muoversi da casa o dall’ufficio.
L’Assessora Cipriani insiste su un aspetto: “La pubblica amministrazione deve essere sempre più vicina al cittadino, anche se lontana e soprattutto sempre più semplice, meno impattante perché facilita l’utente senza far perdere tempo prezioso”.
Nell’area personale del cittadino – curata dall’azienda aretina Lascaux – si può accedere direttamente al servizio anagrafe al quale i cittadini si rivolgono proprio per quei certificati anagrafici per i quali l’amministrazione oggi toglie i diritti se emessi online.
In sostanza Bibbiena si sta muovendo verso una concezione innovativa della pubblica amministrazione, liberata dalla sua burocrazia elefantiaca e resa più vicina a chi ne ha bisogno.
Altro importante operazione di vicinanza ai cittadini è stata l’attivazione della App Sicurezza in Casentino, attraverso la quale in tempo reale si raggiunge la cittadinanza per importanti informazioni sul territorio.
Intanto l’esperienza della digitalizzazione di Bibbiena sarà portata dal Sindaco Filippo Vagnoli come responsabile toscano per l’innovazione per Anci Toscana, sul tavolo regionale come una buona pratica significativa.