Un progetto dell’Ecomuseo del Casentino insieme alla Banca della Memoria, denominato “Capaci”, è stato riconosciuto per la sua qualità di eccellenza e finanziato dalla Regione Toscana con un contributo di 25.000 euro. L’iniziativa, che ha chiuso nei giorni scorsi la sua fase progettuale, si propone di mettere a punto un metodo di ricerca – e al tempo stesso di sperimentare concretamente – alcune azioni legate alla conoscenza e trasmissione del patrimonio culturale immateriale locale, con modalità partecipative attraverso la realizzazione di momenti pubblici di apprendimenti, confronto ed interazione (detti “Cantieri”) coinvolgendo esperti, testimoni diretti, insegnanti, giovani operatori didattico – culturali, artisti. Altre azioni saranno concertate sul tema della comunicazione anche attraverso il web.
La sigla “Capaci” (Cantieri Partecipati della Cultura Immateriale) racchiude dunque un insieme di idee tramite le quali rafforzare i principi fondanti del concetto di Ecomuseo, cioè pensando ad azioni rivolte alla conoscenza e promozione del territorio, ma soprattutto a vantaggio delle popolazioni e delle comunità locali.
Come conferma Eleonora Ducci, Sindaco di Talla e Assessore presso l’Unione dei Comuni con delega all’Ecomuseo, “Questa è una delle cifre distintive del servizio Ecomuseo in tutta la sua storia. Specialmente in un momento come questo, siamo convinti che la qualità delle idee e l’eccellenza dei progetti paghi sempre, non solo dal punto di vista economico ma soprattutto da quello della crescita delle comunità. Evidentemente non siamo i soli a pensarla così, perché che il progetto Capaci è stato finanziato dalla Regione”. Il principio è sempre lo stesso: fare rete, stimolare i confronti in un momento che invece vorrebbe istigare le chiusure, usare le proprie memorie come tratto distintivo delle comunità e farne patrimonio presente: “In questo la struttura dell’Unione si è dimostrata un punto di riferimento a livello toscano, anche questa volta gli incentivi sono erogati a fronte di progetti di qualità, ai quali lavora con passione il gruppo attivo presso il CRED, artefice, fra gli altri, di progetti come Festasaggia, partiti con poco o niente e ormai riconosciuti a livelli ben oltre il locale”. La struttura è al lavoro per pianificare per l’anno in corso la realizzazione di cantieri tematici in più località del Casentino e consolidare la collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze e la Società Italiana per la Museografia ed i Beni demo-etno antropologici, già ratificati con l’approvazione di specifici protocolli nello scorso consiglio dell’Unione.
Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa