Fabio Guerra poeta classico sulle tracce di Dante a Naturalmente Pianoforte

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Ufficio stampa Tasto 89


Quest’oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Fabio Guerra un ragazzo di 19 anni il cui amore per la poesia inizia a 9 anni quando legge i primi versi dell’Odissea.

Nel periodo di studi al liceo classico e anche dopo si limiterà solo a leggere poesie, la svolta avverrà a giugno 2021, quando dopo essersi imbattuto in un endecasillabo dell’Iliade

“Muse figlie di Zeus che abitate”

Inizierà il suo percorso di scrittura.

A chi gli chiede quale sia l’utilità della poesia si rifà a Montale, che diceva “La poesia non ha utilità, ma questo suo apparente difetto in realtà è il suo punto di forza, poiché in un’epoca consumista questa è l’unica cosa che dall’uomo non può essere consumata. La poesia non ha utilità, è fine a sé stessa ed è proprio da sé stessa che trae la sua forza. Citando Dante “E saziando di sè asseta”. Fabio non considera la poesia un qualcosa di nicchia ma una risorsa a cui tutti possono accedere, proprio per questo vuole fare in futuro l’insegnante di latino e greco e diffondere ai suoi alunni il suo sapere in materia. Fabio ha tenuto a dirci come sia grato ad essere in Casentino luogo frequentato dal suo idolo, non che fonte di ispirazione, Dante Alighieri.

Ci siamo permessi di porgli anche qualche domanda riguardante l’Ai e se questa possa o meno sostituire i poeti.

Fabio e fermamente convinto che ciò non possa accadere perché secondo lui bisogna avere esperienza di ciò di cui si scrive.

 

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