di Luca Tafi – Sel Casentino
“Grande soddisfazione, tanta euforia. Ci siamo, i lavori sono ripartiti e da qui a sei mesi contiamo di chiudere il cantiere”.
Sentivamo una strana aria in giro per Bibbiena. Tutti festanti, allegri. Una straordinaria animazione sembrava aggirarsi per tutto il paese. Non sapevamo a che cosa attribuirla.
Ora l’annuncio/proclama dell’Assessore Caporali ci ha dato la giusta informazione. Così siamo corsi anche noi i verso via Fontecavalli e piazzaleLennon per partecipare all’euforia di paese.
Arrivati sul posto ci siamo posti una domanda: ma non è che l’assessore Caporali ha scambiato le scale mobili con le “macchinine” che ogni anno arrivano a pasqua e che proprio in questi giorni si stanno montando proprio nella zona sottostante a quelle che dovrebbero diventare le scale mobili?
E’ l’unica animazione che abbiamo trovato.
D’altra parte dopo anni che il progetto delle ormai famose “scale (im)mobili” è stato redatto, appaltato e fermato, la notizia che ripartono i lavori può rendere euforico solo l’assessore, tra gli sghignazzi della gente comune ormai scettica anche sulla possibilità di vederle muoversi prima che il padreterno ci chiami a miglior vita. ( Comunque noi siamo lieti della ripartenza dei lavori ed attendiamo fiduciosi)
Esaltarsi perché un’opera del genere rivede partire i lavori è una forma risibile di autoesaltazione, propria da post crisi depressiva.
Comunque siamo soddisfatti perché, ci spiega sempre il giovane aitante assessore, il progetto “avrà delle notevoli migliorie e anche degli elementi aggiuntivi, richiesti dall’amministrazione stessa anche a seguito dell’apertura del Museo Archeologico”
Il tempo non è passato invano! Caporali ha scoperto che a Bibbiena c’è anche un museo archeologico. Quando è stato redatto il progetto, non lo sapeva. Ora si è acculturato e informato. Ha fatto trenta passi dalla sede del Comune ed ha avuto una visione, come quella di Paolo di Tarso sulla via di Damasco. Lui l’ha avuta in via Berni, al civico n.21, all’ingresso del Museo archeologico!
Non è mai troppo tardi!
Noi speriamo che l’euforia dell’assessore (per ora abbiamo visto solo la sua) duri almeno fino alla inaugurazione della grande opera mobile. Magari gli passerà quando scoprirà che le scale sono fatte da un’unica scala “bidirezionale”, per dirla in modo semplice, funzionano come un ascensore, o vanno in su o in giù. E se c’è un po’ di gente che le usa per scendere dovranno aspettare che finiscano di salire quelli che provengono dal parcheggio.
Ma intanto ci son le “macchinine” e le “giostrine” a tenerci allegri. Con esse ritroviamo anche noi l’euforia, quella della giovinezza.
Luca Tafi, SEL Casentino