Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giorgio Renzi (ex sindaco di Bibbiena).
Sono andato a leggere con interesse e attenzione il comunicato del sindaco Bernardini “Fusione, un “”sì importante per tutto il Casentino”- Per cultura mia personale cerco sempre di confrontarmi senza pregiudizi, disposto sempre anche a correggermi se mi accorgo di sbagliare. Il titolo mi faceva ben sperare di avere finalmente alcune risposte a domande che mi era già capitato di fare in precedenti interventi
Al fine di evitare equivoci preciso subito una mia posizione. A me non interessa nulla di quello che farà il sig. Bernardini, se si candiderà o no. Se la fusione passerà e la legge glielo consente, Bernardini ha tutto il diritto di candidarsi come qualsiasi altro cittadino (anche se, per uno che ha sempre dichiarato di essere prestato provvisoriamente alla politica, non sarebbe un segno di grande coerenza).
Saranno comunque i cittadini a decidere. Questa è la democrazia. Eliminiamo, quindi, dalla discussione sulla fusione un falso problema, che, capisco, a Bernardini tutto sommato non dispiace. Chi gli chiede di non ricandidarsi in realtà gli fa un bello spot! E le sue considerazioni, un po’ fintamente lagnose e lamentose, lo stanno a confermare. E’ evidente il suo compiacimento!
Mi aveva colpito il titolo del suo intervento: “un sì importante per il Casentino”
Finalmente, mi sono detto, affrontiamo il vero problema, il futuro della vallata.
Ma la delusione è arrivata subito dopo. Bernardini continua a ripetere che è interessato all’unità del Casentino. Obbiettivo primario anche per me. Poi ripete i suoi anatemi contro la gestione “fallimentare” della Unione dei comuni, gestione cui lui stesso ha dato un buon contributo a rendere più fallimentare.
Poi continua a sostenere che la fusione di Bibbiena con Ortignano sarebbe un passo in avanti verso una gestione unitaria di tutto il Casentino.
Qui mi sono cascate le braccia. Il volo pindarico è evidente. Come può la fusione tra questi due comuni essere un passo in avanti verso l’unità della vallata? Tanto più se chi la vuole la vede in contrapposizione alla Unione dei Comuni ed agli altri comuni? Quale è il percorso politico che Bernardini immagina dopo l’eventuale fusione Bibbiena/Ortignano per unire il Casentino? Vuole indire subito un altro referendum? Se continua ad attaccare tutti gli altri sindaci e l’UdC, come pensa di essere protagonista di una futura unità?
A me sembra che questa fusione, soprattutto per come è impostata e difesa, costituisca una nuova frattura tra le istituzioni casentinesi che renderà sempre più difficile un processo unitario. Pensare poi che la fusione di Bibbiena con Ortignano serva a lanciare turisticamente il Casentino… vuol dire avere una grande presunzione di se stessi. E soprattutto vuol dire non avere alcuna idea di cosa significa una politica per il turismo.
Forse anche Bernardini è stato preso dalla sindrome dell’onnipotenza e pensa che da solo, magari con la ruota di scorta di Pistolesi, potrà risolvere tutti i problemi della vallata. Un po’ più di modestia non guasterebbe, e soprattutto un po’ più di disponibilità ad ascoltare anche gli altri, ed anche un maggior senso delle istituzioni. Anche se, lo dico con rammarico, gli altri sindaci del Casentino che subiscono in silenzio gli schiaffi e le derisioni del Bernardini e dei suoi fans, dimostrano di non avere nemmeno il senso di dignità istituzionale che loro spetterebbe, se non altro per la carica che ricoprono (mi viene però il dubbio che dietro il silenzio dei sindaci ci sia una miope considerazione: questo referendum manda in soffitta ogni idea unitaria lasciando ad ogni sindaco il suo piccolo regno!). Ma il Sindaco del Comune più grande, che rappresenta un terzo degli abitanti del Casentino, dovrebbe avere un ruolo unificante, anziché divisivo.
A me non interessano i problemi identitari che sento alzati da tanti promotori del no alla fusione, ma il mio no è più convinto dopo l’intervento di Bernardini e la sua riaffermazione della fusione in contrapposizione a tutto il resto del Casentino e quindi come freno ad ogni futuro processo unitario.
Bernardini conclude il suo intervento condannando i disfattisti che vogliono buttar via il bambino con l’acqua sporca- Il problema è che dal suo intervento non si capisce chi sia il bambino e chi sia l’acqua sporca. A meno che non pensi di essere lui il bambino e tutti gli altri… acqua sporca!
Giorgio Renzi