Proseguono a ritmo serrato le indagini sul giovane uomo ritrovato carbonizzato nell’auto a Bibbiena. Suicidio o omicidio? Queste le due ipotesi al vaglio degli inquirenti. Da una parte, l’assenza di segni di violenza sul cadavere, come ha evidenziato un primo esame medico scientifico, farebbe propendere per la prima ipotesi. Dall’altra, le modalità di ritrovamento del cadavere (assenza di taniche di benzina o di innesco dell’incendio, la vittima sul sedile posteriore dell’auto, il modus operandi non tipico di un suicida) e alcune indiscrezioni, farebbero propendere per la seconda. In ogni caso, per avere maggiori chiarimenti, bisognerà aspettare l’autopsia del cadavere del povero Gianni C. (oramai il nome è di dominio pubblico) fissata per venerdì. Nel frattempo, nella valle, le voci si rincorrono. Molte da verificare. I carabinieri del comando stazione di Bibbiena, per ora, stanno sentendo amici e conoscenti per ricostruire le ultime ore di vita del consulente di Papiano. Tra le varie ipotesi, la voce che avesse confidato a qualcuno di essere stato minacciato in passato e che si stesse apprestando a formalizzare la cosa con una denuncia all’Arma. Denuncia che, purtroppo, la povera vittima non ha fatto in tempo a fare. Una brutta vicenda, comunque, che lascia sgomenta tutta una comunità. In Casentino, infatti, se fosse confermata l’ipotesi dell’omicidio, sarebbe la prima volta che avviene un crimine del genere e con queste brutali modalità.