Si svolgerà domenica 29 maggio alle ore 16 l’evento “Hate speech. Parole come pietre, ma anche l’indifferenza è un peso morto”, promosso dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino in collaborazione con la rivista Casentinopiù.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di approfondire il fenomeno di “incitamento all’odio” o “discorso d’odio”, che si riferisce a tutti quei discorsi che esprimono odio e intolleranza verso un gruppo o una persona e che rischiano di provocare reazioni violente, a catena. Più ampiamente il termine “hate speech”, che sarà approfondito, indica un’offesa fondata su una qualsiasi discriminazione (razziale, etnica, religiosa, di genere o di orientamento sessuale, di disabilità, eccetera) ai danni di una persona o di un gruppo.
La tavola rotonda sarà coordinata da Christian Bigiarini, direttore di CasentinoPiù e introdotta da Pier Angelo Bonazzoli della Banca della Memoria. Dopo i saluti istituzionali, interverranno: Laura Occhini dell’Università di Siena dove è docente di psicologia clinica e dello sviluppo, Giuseppe Barbato, Comandante della Compagnia Carabinieri di Bibbiena, che si occuperà delle caratteristiche e della normativa di contrasto degli hate crimes, Carla Lavore dell’Accademia Italiana Galateo e infine l’avvocato Saverio Agostini che parlerà dei diritti e della facoltà della persona offesa.
“Il fenomeno dell’hate speech oggi è in crescita e riguarda non solo singoli individui ma fasce intere di popolazione – ha dichiarato la presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino Eleonora Ducci – nella nostra società la diversità rappresenta un valore da tutelare e non una ragione di discriminazione, tuttavia chi è diverso ancora oggi diventa spesso oggetto di offese e di parole d’odio che anche attraverso l’utilizzo social network, comportano gravi conseguenze nei confronti di chi le subisce. Dobbiamo sconfiggere questo clima di ostilità e possiamo farlo solo parlando del fenomeno e sensibilizzando le persone”.