Dopo gli anni dell’emergenza COVID-19, in cui la distanza forzata e la separazione hanno evidenziato i limiti della dimensione virtuale e i valori dell’educazione come percorso di scambio e dialogo diretto, l’esigenza di compiere esperienze finalmente insieme è stata spontanea e forte, sia negli alunni che negli insegnanti.
Uno scambio culturale con una classe partner all’estero è stato un naturale approdo che consentisse di acquisire competenze e motivazioni mediante metodologie che a lungo erano state precluse.
L’iniziativa, partita fin da settembre 2022 dalla prof.ssa Gabriella Tommasi, è cominciata quindi con la ricerca di una classe “gemella” della 3ASU dell’IISS Galilei di Poppi, individuata in un liceo di Ordrup, sobborgo di Copenhagen in Danimarca. Dopo aver contattata l’insegnante referente danese, la prof.ssa Tommasi ha individuato, assieme alla collega, le coppie italo-danesi degli alunni, sulla base di interessi ed inclinazioni personali, che hanno cominciato subito a conoscersi tramite i canali social e a dialogare, sempre in inglese, confrontandosi sulle rispettive culture. Per l’organizzazione delle settimane di scambio, da parte di entrambe le scuole, è stato determinante il coinvolgimento e la attiva collaborazione delle famiglie degli alunni, che hanno condiviso e sottoscritto un patto scuola-famiglia che regolasse la vita durante questa esperienza. Gli studenti, infatti, vivono nelle famiglie ospitanti dei loro “gemelli” e per loro, come anche per gli insegnanti , lo scambio reciproco di ospitalità e di condivisione della vita scolastica rappresentano una preziosa opportunità per capire e vivere dall’interno un sistema educativo diverso dal proprio.
Viaggiare è andar via di casa,
è lasciare gli amici
è provare a volare.
Volare imparando altri rami
percorrendo altre strade
è tentar di cambiare.[…] G.G.Marquez
Il 23 marzo è cominciata la prima fase con il viaggio in Danimarca degli studenti italiani, accompagnati dalle docenti Gabriella Tommasi e Maria Giannini. Sono state giornate molto intense, durante le quali i ragazzi hanno frequentato le lezioni insieme ai loro “gemelli” e sono stati coinvolti in attività previste dal patto educativo. Infatti, negli incontri online fra le docenti, preliminari allo scambio, era stato individuato un tema comune, specifico per l’indirizzo di studio (Scienze Umane), da affrontare sia nell’ambito della cultura danese che italiana: la favola, analizzata negli aspetti letterari e psico-pedagogici. All’Ordrup Gymnasium i ragazzi hanno partecipato ad una lezione-laboratorio sulle fiabe dello scrittore danese H.C. Andersen. Oltre a frequentare la scuola con i loro compagni danesi, i nostri studenti hanno partecipato a visite guidate per conoscere la città di Copenhagen, i suoi monumenti e i suoi musei, In particolare, per approfondire la conoscenza della storia locale, hanno visitato una mostra sui Vichinghi, il Museo Nazionale e la Gliptoteca.
Durante la seconda fase dello scambio i gemelli danesi e l’insegnante accompagnatrice, Anne Jorgensen, sono stati ospitati dai loro compagni e hanno condiviso con loro la vita scolastica e quella quotidiana. A scuola, oltre a frequentare le ordinarie lezioni, hanno continuato il percorso didattico sulla fiaba prendendo parte all’esposizione, da parte degli alunni della 4ASU, di un approfondimento di carattere letterario e psico-pedagogico sull’opera di C.Collodi, Pinocchio, realizzata durante il corso di Scienze Umane della prof.ssa Madiai. Per far conoscere il patrimonio artistico-culturale toscano sono state organizzate, a cura della prof.ssa Giannini, uscite didattiche a Firenze e Arezzo, durante le quali i nostri alunni hanno fatto da guida turistica. Una visita molto gradita è stata quella della Verna, dove hanno svolto un percorso trekking nel Parco Nazionale e la visita del Santuario con tutti i suoi tesori.
Le impressioni, dalla viva voce di alunni e insegnanti, evidenziano la valenza educativa e didattica dell’esperienza.
Prof Tommasi: «Io credo molto in questo tipo di esperienze perché sono fermamente convinta che i gemellaggi culturali promuovano lo sviluppo della personalità e della crescita interiore, l’acquisizione dell’autostima e lo sviluppo delle cosiddette “life skills”, abilità indispensabili per affrontare la vita stessa. Adesso che questa esperienza è giunta a termine posso affermare di essere pienamente soddisfatta e che gli obiettivi prefissati sono stati completamente raggiunti, anche se la soddisfazione più grande è stata vedere la gioia e l’entusiasmo negli occhi dei ragazzi, la forza di volontà nel superare anche le piccole difficoltà, la nascita di grandi amicizie, e le lacrime e gli abbracci al momento della partenza dei loro gemelli.»
Prof. Giannini: «Credo che questa esperienza abbia insegnato moltissimo a tutti noi: i ragazzi hanno vissuto un’esperienza che ha coinvolto ogni aspetto, hanno imparato che viaggiare è cosa ben diversa dal fare turismo, sono cresciuti sotto ogni aspetto. Tanti i momenti che mi hanno colpita: le domande degli alunni danesi di fronte alle Storie della Vera Croce ad Arezzo, gli occhi dei ragazzi, pieni di sorpresa e di orgoglio per l’indipendenza raggiunta e anche il piacere di far scoprire i tanti tesori che il nostro territorio offre e di cui, a malapena, noi stessi ci accorgiamo. Abbiamo scoperto una cultura molto lontana dalla nostra e abbiamo guardato alla nostra con occhi diversi, tramite quelli dei nostri ospiti.»
Asia: «L’esperienza dello scambio è stata per me una delle migliori esperienze di vita. E’ stato emozionante entrare in contatto con una cultura diversa dalla nostra e nonostante qualche iniziale difficoltà, abbiamo creato dei bellissimi legami con i ragazzi danesi che non ci scorderemo mai.»
Michela: «Sono rimasta colpita soprattutto dall’ospitalità delle famiglie danesi, che sebbene abbiano abitudini diverse dalle nostre, ci hanno fatto sentire come ‘a casa’.»
Denny: «Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato conoscere il principe Christian di Danimarca. L’ho conosciuto nella mia stessa classe durante la lezione. Abbiamo parlato e io gli ho insegnato alcune parole italiane e all’uscita mi ha salutato con un ‘Arrivederci!’»
Benedetta: «Sono rimasta affascinata dalla Danimarca e porterò sempre con me il ricordo di questa esperienza che è stata molto formativa e mi ha permesso di conoscere un altro modo di vita, facendomi sentire parte della famiglia che mi ha ospitata.»
Jamila: «Durante lo scambio con la Danimarca ho imparato tante cose e tra queste la più importante: un viaggio non inizia nel momento in cui si parte né finisce nel momento in cui si raggiunge la meta, in realtà inizia molto prima e non finisce mai, perché il nostro bagaglio di ricordi continuerà a seguirci sempre.»
La vita è come un libro e chi non ha viaggiato ne ha visto solo la copertina.
Viaggiare è andar via di casa,
è lasciare gli amici
è provare a volare.
Volare imparando altri rami
percorrendo altre strade
è tentar di cambiare.
Viaggiare è travestirsi da folle
dire “non mi importa”
è voler ritornare.
Ritornare apprezzando quel poco
degustando una coppa
è di nuovo provare.
Viaggiare è sentirsi poeta,
scrivere una lettera,
è voler abbracciare.
Abbracciare arrivando a una porta,
agognando la calma,
è lasciarsi baciare.
Viaggiare è farsi mondano
conoscere altra gente
tornare a cominciare.
Viaggiare è andar via di casa,
travestirsi da folle
è dire tutto e niente con un bollo postale.
Dormire in un altro letto,
sentir che il tempo è breve,
viaggiare è ritornare.