I Tesori del Casentino: Sant’Eleuterio Tournai in una tela nella Pieve di Salutio

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La Pieve di Sant'Eleuterio a Salutio (foto da wikipedia)


Il 20 febbraio è il giorno in cui si celebra Sant’Eleuterio Tournai (Belgio) nato presumibilmente verso il 456 e morto nel 531. Il nome Eleuterio significa Liberatore; egli fu vescovo di Tournai per quarantacinque anni ed è noto per le lotte che condusse per salvaguardare il cristianesimo contro gli invasori barbari e contro il diffondersi dell’arianesimo. Morì a seguito delle ferite riportate dopo essere stato assalito da una banda di eretici mentre usciva di chiesa. Esercitò il suo ministero in un’epoca difficile e travagliata, il tempo della conquista dei Franchi del re Clodoveo e delle numerose migrazioni barbariche. Le notizie sul suo conto ci provengono dalla Vita scritta da san Medardo, suo contemporaneo e dalla Vita che lui stesso ci ha lasciato. La sua salma è conservata nella cattedrale di Tournai. Nel paese di Salutìo, il cui nome pare derivare proprio dal nome del santo vescovo Eleuterio, la pieve di cui si ha testimonianza dal 1027 nel Regesto Camaldolese, conserva una tela attribuita a Michelangelo Vestrucci di Lorenzo, pittore originario di Montevarchi. Poche le notizie sulla formazione artistica del pittore (Montevarchi, 1569 – post 1634), che certamente frequentò la bottega di Jacopo Ligozzi (Verona, 1547 – Firenze,1627) e guardò alle opere di Ludovico Cardi detto il Cigoli (Cigoli 1559 – Firenze, 1613). L’artista che lasciò opere soprattutto nel Valdarno Superiore, risulta immatricolato dall’11 giugno 1595 all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze dove ricoprì la carica di console nel 1597. Affascinante pittore, poco conosciuto, lavorò per la pieve di Salutìo al tempo del pievano Tero Teri originario del luogo. Al Vestrucci si devono due tele conservate nella pieve, quella che si trova sopra l’altare della Compagnia del Rosario, risale al 1618 ed è stata probabilmente commissionata dalla Governatrice della Compagnia stessa, Porzia Teri. Attribuita al pittore Michelangelo Vestrucci dallo Storico dell’Arte Alessandro Nesi su base stilistica e documentaria (lettera che risale al secolo XVII), il dipinto raffigura la “Madonna del Rosario e santi” ed è incorniciato dai medaglioni con i Misteri Gloriosi, Gaudiosi, Dolorosi. I santi che si trovano sulla sinistra sono San Domenico, ritratto nell’atto di ricevere dalla Madonna la corona del rosario e Carlo Borromeo; sulla destra sono presenti San Francesco e Sant’ Eleuterio vescovo di Tournai con la mitria e il pastorale. Di interesse documentario risulta la veduta del paese di Salutìo sullo sfondo che presenta ancora ben distinguibile il castello, del quale oggi rimangono poche tracce nella più recente costruzione architettonica.

La tela attribuita a Michelangelo Vestrucci di Lorenzo e conservata nella Pieve di Salutio

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Alberta Piroci Branciaroli
Laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Firenze e specializzata in Arte Medievale e Moderna (corso post-laurea) presso lo stesso ateneo, docente di Lettere negli Istituti Secondari di primo grado, ha collaborato con la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Arezzo per la catalogazione dei beni mobili del territorio provinciale. Vive e lavora in Casentino, collabora con il Centro Creativo Casentino e con il Parco Letterario Emma Perodi e foreste casentinesi. Collabora con la rivista online Park Time dei Parchi Letterari. Numerose sono le pubblicazioni: La Verna. Guida al sacro monte. (Collana curata dal Prof. Brilli. Le guide del viaggiatore raffinato) Ed.Edimond, Città di Castello, 2000 Arte e Architettura religiosa del Seicento. La decorazione barocca della chiesa dell’Eremo di Camaldoli, in “Il Seicento in Casentino”, catalogo mostra, Castello di Poppi, Ed. Polistampa, 2001 Temi iconografici legati alla devozione, loro diffusione nelle pitture del territorio casentinese, in “Il Seicento in Casentino” Catalogo Mostra, Castello di Poppi, Ed. Polistampa, 2001 Da Mercurio a San Michele: un percorso iconologico, in Intersezioni, Rivista Ed. Il Mulino, vol. XXII, 2002 Il polittico della Misericordia, in Piero della Francesca. Il Museo civico di Sansepolcro. Silvana editoriale,2002 Camaldoli, il monastero, l’eremo, la foresta. “Guide del viaggiatore raffinato. Edimond, Città di castello,2003 La città immaginata. Aretium, Ed. Edimond, Città di Castello, 2005 Le collezioni artistiche, in Tesori in prestito. Il Museo della Verna e le sue raccolte, Ed. Industria Grafica Valdarnese, San Giovanni Valdarno, 2010 Curatrice della mostra e del catalogo “Nel segno di Leonardo” La tavola Doria dagli Uffizi al Castello di Poppi. Ed. Polistampa, 2018 Approfondimenti didattici nella pubblicazione di Paola Benadusi “Fiabe magiche per grandi e bambini, Tau Ed. 2019 La valle dei racconti. In Casentino con Emma Perodi, Paolo Ciampi e Alberta Piroci, Aska ed. 2019 Alberta Piroci Branciaroli, San Francesco messaggero di pace, Ed. Helicon 2020 Curatrice della mostra NEL SEGNO DI DANTE. IL CASENTINO NELLA COMMEDIA, Ed. Polistampa 2021 Commenti storico-geografici nella pubblicazione di Paola Benadusi, Sette Fiabe gotiche, Tau Ed. 2021 Con Emma e Dante in Casentino, pubblicazione tramite sito online Bonconte ultimo atto, alla confluenza dell’Archiano con l’Arno, Ed. Mazzafirra, 2021 Curatrice della mostra e del catalogo: Nel segno della vita: Donne e Madonne al tempo dell’attesa. Ed. Polistampa, 2022

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