Domenica 19 febbraio il Carnevale Storico di Bibbiena offre un assaggio della sua manifestazione con un pranzo insieme ai suoi protagonisti nei locali della Bocciofila dalle ore 13 (prenotazioni entro venerdì 17 febbraio contattando la Presidente al 340.6971479). La rievocazione vera e propria, che dal 2014 si fregia dell’ambita medaglia di riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica, si svolge sabato 25, domenica 26 e martedì 28 febbraio, anche in caso di maltempo. Per la prima volta, sabato 25 dalle ore 19 nel centro storico saranno aperte le taverne dove si potranno gustare piatti dal sapore antico, il tutto a cura delle associazioni e dei gruppi storici di Bibbiena. Domenica il centro storico si animerà dalle ore 15 con i balli della scuola Universo Danza di Laura Gorini, giochi e tanta animazione nel rione del Fondaccio. Dalle ore 16.00 il corteggio storico sfilerà per le vie del paese, a seguire alle 16.30 nella Chiesa di San Lorenzo si terrà la benedizione dei labari. La manifestazione entrerà nel vivo alle ore 17 con l’esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Bibbiena, poi i canti medievali con i “Cantori del Tarlati” e l’apertura delle taverne. Accompagneranno i festeggiamenti i Tamburini del Tarlati.
Sarà di nuovo Arianna Lippi, 20 anni compiuti lo scorso 26 dicembre, a vestire i panni della bella popolana Mea rapita dal figlio del Conte Tarlati. Dopo il diploma all’istituto “E. Fermi” di Bibbiena, indirizzo “geometri”, Arianna studia alla Facoltà di Urbanistica a Empoli. La sua più grande passione è la danza, iniziata quando aveva appena quattro anni. Proprio unendosi al corpo di ballo, fin da piccola ha partecipato al Carnevale storico del suo paese, vestendo i panni di una “fondaccina” (ossia del rione popolano), pur essendo residente nel rione “piazzolino” (dei nobili). Arianna ha una sorella gemella, Sofia, mentre a calarsi nel ruolo del promesso sposo Cecco sarà il cugino Alessandro Borghi, di tre anni più grande. Diplomato al liceo scientifico di Poppi, Alessandro studia alla Facoltà di Scienze Agrarie.
È questo il secondo anno consecutivo di Arianna, evento che in tanti anni si è ripetuto solo per la bellissima Patrizia Rinaldelli all’inizio degli anni ‘70, poiché il volto della Mea cambia ogni anno. A cambiare quest’anno è invece il Consiglio direttivo del Carnevale Storico con la giovane Valentina Lattari nel ruolo di Presidente. Nata a Bibbiena nel 1991 e laureata in Lettere con percorso Storico Artistico e Architettonico presso l’Università di Siena, dove tuttora sta continuando i suoi studi, la Lattari era già consigliera del Carnevale Storico. Il suo amore per l’arte e la storia l’hanno vista creare la visita guidata dei palazzi rinascimentali e curare le mostre dal titolo “Mostra del costume medievale” e “L’arte dell’acconciatura femminile dal 1300 al 1600”.
Se la domenica si terrà il rapimento di Mea da parte del nobile Marco Tarlati, il martedì sarà la volta della sua restituzione al popolo del “Fondaccio”. Il Carnevale non è però solo la storia di Mea, ma soprattutto la tradizione antica di bruciare il “bello pomo”. Infatti, l’ultimo giorno di Carnevale alle ore 17, da molte generazioni tutti i cittadini di Bibbiena si ritrovano in “piazzolina” per vedere come brucia l’albero di “ginepro”, simbolo di buono o cattivo auspicio per l’anno iniziato. L’origine di questa tradizione viene fissata tra il lontano 1337 ed il 1359. Martedì, oltre a negozi e taverne aperte, il pomeriggio sarà allietato dalla musica dei Tamburini e della Filarmonica “Sereni”.
Comunicato stampa – Carnevale Storico Bibbiena