“CHE CI FACCIO QUI in scena” con Domenico Iannacone: un grande giornalista racconta la nostra società attraverso le storie delle persone e le sue inchieste
Mercoledì 23 agosto, ore 21, sul palco della Fondazione Baracchi a Bibbiena.
Domenico Iannacone è un giornalista speciale: nelle sue trasmissioni televisive è sempre riuscito a raccontare con attenzione, con grande rispetto, con emozione, l’umanità. Ora il suo racconto televisivo si trasforma, si cala nel teatro di narrazione e le sue inchieste giornalistiche diventano uno spazio intimo di riflessione e denuncia.
“CHE CI FACCIO QUI in scena” è la nuovissima proposta di questo giornalista che avremo la gioia e l’onore di ospitare a Bibbiena nell’ambito della seconda parte del cartellone estivo della Fondazione Baracchi. L’appuntamento è per mercoledì 23 agosto, ore 21, nel giardino della Fondazione, in via Bosco di Casina a Bibbiena.
In scena, insieme al giornalista, un musicista, Francesco Santalucia, mentre Raffaele Fiorella arricchirà l’incontro con le sue creazioni video.
“I dieci comandamenti’’ e “Che ci faccio qui”, sono alcune delle trasmissioni di Domenico Iannacone in onda su Rai Tre che ci hanno permesso di conoscere un nuovo modo di fare tv: al centro del racconto sempre storie piccole, di persone sconosciute, storie che, grazie alla forza del racconto di Iannacone hanno dimostrato invece di essere straordinarie e di avere tanto da dirci su chi siamo e sulla nostra società.
In “CHE CI FACCIO QUI in scena” il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Iannacone rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato.
Il teatro di narrazione diventa in questo modo teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste.
Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la nostra percezione emotiva e ci permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese.
E’ una serata, lo capite bene, da non perdere!
L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti disponibili, pertanto si consiglia la prenotazione con un messaggio WhatsApp al 338-7299666 indicando nome e cognome di ciascun partecipante.
Vi aspettiamo con gioia!