Un fattore che all’apparenza potrebbe sembrare essere anche positivo ma che, se analizzato più a fondo e con un orizzonte temporale sul lungo termine, rischia di essere l’opposto. Partiamo dalla base, ovvero definendo quello che si intende dire quando si sparla di ‘mercato in bolla’.
Secondo quanto riporta l’enciclopedia Treccani, con il termine mercato in bolla si fa riferimento ad un “aumento anomalo del prezzo di un bene o di un’attività, reale o finanziaria, non giustificato dall’andamento dei fondamentali di mercato e tipicamente accompagnato da alti volumi di scambio, a cui fa seguito un crollo dello stesso nella fase di scoppio della bolla”.
In sostanza prezzi di asset che salgono vertiginosamente, il che non è mai un bene per i mercati finanziari, lasciando quindi presagire un imminente ed altrettanto rapida discesa del valore. Ecco che si tende anche a parlare di mercato volatile, andando proprio ad intendere una dinamica di questo genere caratterizzata da salite e discese, entrambe repentine.
Dalle criptovalute alle azioni, volatilità alle stelle
In questa particolare fase storica sono in tanti parlare di mercato in bolla e con riferimento ad asset disparati: le criptovalute ad esempio, asset volatile per eccellenza, che ha visto una crescita esponenziale di tanti strumenti (Bitcoin su tutti) al punto che, molti analisti, stanno evidenziando il rischio di una bolla speculativa, che per la verità sta tardando ad arrivare.
Anche le azioni in questa fase stanno riscontrando diverse anomali e tendenze verso quella direzione: analizzando i mercati in tempo reale, ad esempio sul sito BorsaMercato, si evince questo andamento non omogeneo e lineare del mercato borsistico. Il fattore strano se non addirittura il paradosso, come hanno sottolineato diversi analisti, è dato dalla contingenza temporale: ovvero, questa volatilità è arrivata in una fase storica nella quale i mercati in generale tutto sono fuorchè positivi.
Una bolla economica in una fase tendenzialmente negativa
Solitamente, da analisti storiche, le bolle speculative trovano maggiore terreno fertile nei momenti di crescita economica, per andare poi incontro a docce fredde. Ed è questa la grande anomalia riferita al momento in essere.
Fatto sta che, sempre secondo la gran parte degli addetti ai lavori, la bolla speculativa sarebbe dietro l’angolo e starebbe aspettando soltanto il momento ideale per esplodere in tutto il suo fragore. Che sia una settimana, un meso o anche un anno. Da questo punto di vista sono avvisati gli investitori che si rivolgono al mercato delle azioni: che già di per sé, in tempi ordinari, è un mondo complesso e pieno di rischi.