Il movimento “Salviamo l’Ospedale” si rivolge ai Sindaci: «Ecco i 13 punti che vi chiediamo di approvare!»

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(Immagine di repertorio)

Comunicato urgente rivolto a tutti i Sindaci del Casentino, ai Consiglieri, di maggioranza e di minoranza:
Il Movimento Casentinese, “ Salviamo l’Ospedale e i Servizi del Territorio” Vi chiede di inserire all’ordine del giorno del prossimo consiglio Comunale, così come proposto dai due sindaci Tellini e Toni, presenti in assemblea, i 13 punti che il movimento ha elaborato in collaborazione con le associazioni, categorie e sindacati che tutelano i consumatori.
Ricordiamo che tali punti sono stati condivisi negli incontri istituzionali che ci sono stati nei mesi scorsi e sottoposti all’attenzione e approvazione, di una nutrita rappresentanza di cittadini nell’incontro pubblico del 21/06/2018.
Pertanto riteniamo fondamentale, in un momento di grande trasformazione e tagli nell’ambito della Sanità, che penalizzano sempre più i piccoli ospedali come quello del Casentino, velocizzare al massimo la condivisione tra le Istituzioni e chi rappresenta le Associazioni, il volontariato e Cittadini, in questo caso il nostro Movimento per tutelare e migliorare i servizi sanitari ancora rimasti ed essenziali.
È necessario per il bene di tutti che i Consigli Comunali, espressione del voto popolare portino in votazione questo documento programmatico che assume una grande rilevanza politica! Vi chiediamo; in questa delicata situazione e circostanza di non anteporre antagonismi derivanti da differenti posizioni politiche. Questa è la battaglia di tutti e sarà vincente solo se sapremo dimostrare un alto grado di maturità, a partire dalle Istituzioni con la forza dei cittadini che li appoggiano
Fiduciosi della vostra approvazione

Di seguito, i 13 punti che si chiede di inserire nei prossimi Consigli comunali:

Introduzione: il Movimento per la difesa della sanità casentinese ha individuato alcuni punti sui quali tutte le Associazioni e le Pubbliche Assistenze del territorio che partecipano il Movimento, hanno trovato una totale convergenza.
Su questi punti occorre trovare una sintesi ed arrivare ad un protocollo di intesa con la Regione Toscana e con l’Azienda Sanitaria con il quale si fissano i livelli di intervento per la sanità in Casentino.

1. Piena applicazione della L. 70/2015 che individua le necessarie deroghe in materia sanitaria da applicare alle zone montane ed alle aree disagiate e svantaggiate qual’è quella casentinese;

2. Ribadire la piena validità di quanto previsto dai patti territoriali sottoscritti tra la Conferenza dei Sindaci del territorio casentinese, la ASL e la Regione Toscana a proposito di sanità in Casentino, superando i ritardi e le difficoltà che ancora permangono alla loro piena attuazione;

3. Riforma delle zone distretto: la zona distretto individuata dalla L.R. 11/2017 che comprende il territorio Aretino, quello Casentinese e quello della Valtiberina consentirebbe, visto il bacino di utenza interessato, il mantenimento all’ospedale San Donato, di tutte le attuali specializzazioni e dotazioni. Questo nonostante la legge 84/2015 che prevede il concentramento di risorse e di specializzazioni verso l’ospedale delle Scotte. Occorre però che nella zona distretto così disegnata, si abbia una distribuzione delle risorse equilibrata, cioè in grado, per il Casentino, di garantire tutti gli interventi previsti dai patti territoriali e di quanto descritto nei successivi punti di questa piattaforma.
Ribadiamo quindi la nostra perplessità sulle richieste di smembrare l’attuale dimensione della zona distretto ribadendo che, se venisse deciso lo scorporo, il Movimento propende per una zona distretto Casentinese separata da quella della Valtiberina;

4. Nell’ambito di un’attività integrata nell’attuale zona distretto e tenendo conto della peculiarità di un’area montana com’è quella Casentinese, occorre che l’Ospedale di Bibbiena mantenga l’attività di Pronto Soccorso assicurando le professionalità mediche e infermieristiche e le dotazioni tecniche idonee a garantire interventi di emergenza-urgenza. In questo ambito dovrà essere mantenuta la rianimazione H24;

5. Sempre nell’ambito di un’attività integrata nella zona distretto, occorre mantenere una Chirurgia efficiente sia per gli interventi urgenti che di quelli programmati. In questo contesto occorre adeguare sia la chirurgia che la parte recettiva per i necessari re-interventi su pazienti già operati a Bibbiena;

6. Ancora nell’ambito di un’attività integrata nella zona distretto, deve essere prevista la possibilità di effettuare interventi di urgenza durante l’orario di apertura dell’attività chirurgica programmata;

7. Occorre predisporre tutti gli atti necessari a dotare da subito la chirurgia del personale sanitario necessario a garantire quanto richiesto ai precedenti punti a partire dalla sostituzione del dottor Rinnovati che, vista la sua richiesta di pensionamento, assume carattere di particolare urgenza;

8. Il “costo sociale” derivante dall’eccessivo pendolarismo che gli assistiti residenti in una zona disagiata e svantaggiata devono sostenere a causa delle liste di attesa è insopportabile. Occorre per questo che L’Azienda Sanitaria elabori un piano per abbattere in tempi brevi, certi e controllabili le liste di attesa;

9. Al fine di effettuare un’attività assolutamente necessaria a prevenire gravi malattie oncologiche e scongiurare costi sociali elevati, occorre procedere all’immediato acquisto ed alla messa a regime di un apparecchio trasportabile per mammografie e programmare così sul territorio del Casentino un’attività di controllo e prevenzione;

10. Realizzazione della Casa della Salute vista come luogo di prestazione specialistiche e poliambulatoriali e come luogo di integrazione delle politiche sanitarie e socio sanitarie nel Casentino con attività integrata con quella Ospedaliera per la gestione delle post degenze;

11. Attivare una politica di investimenti e di qualificazione degli interventi che sia percepita come volontà positiva della Azienda Sanitaria di potenziare l’Ospedale di Bibbiena in modo da ingenerare negli operatori sanitari quel clima di fiducia assolutamente necessario a garantire un futuro della sanità Casentinese;

12. In ambito pediatrico garantire maggior competenze per il trattamento di Pronto Soccorso Pediatrico, in linea con quanto previsto dalla legge regionale sulla rete pediatrica regionale. Assicurare una più stretta collaborazione fra il dipartimento materno infantile dell’ASL Sud Est e i pediatri di famiglia della zona per un servizio maggiormente qualificato stante la diffusa carenza di pediatri.

13. Chiediamo infine che il Movimento Casentinese per la salute sia riconosciuto come portatore di istanze del territorio sollecitate da cittadini che si riconoscono a vario titolo nelle Associazioni che aderiscono al movimento stesso. Per questo chiediamo di essere riconosciuti come soggetto negoziale con il quale sottoscrivere protocolli d’intesa.

Comunicato stampa
Movimento Casentinese, “ Salviamo l’Ospedale e i Servizi del Territorio”
30 giugno 2018

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