“L’entrata del Parco nella Green List mondiale è un successo enorme – ha commentato Eleonora Ducci, neo presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino – ci tengo a complimentarmi con il presidente Luca Santini che ha conquistato un altro risultato di portata mondiale, con un effetto a cascata su tutto il territorio casentinese. Tra i criteri che hanno portato a questo importante riconoscimento, c’è anche la qualità della gestione delle foreste, da sempre portata avanti in collaborazione con l’Unione dei Comuni Montani del Casentino.
Ma la collaborazione tra Unione dei Comuni e Parco Nazionale ha radici profonde e non si limita solo all’aspetto ambientale e di gestione del patrimonio agricolo forestale. Tra i due enti c’è una forte sinergia anche nel settore culturale, turistico e della ricerca. Il rapporto è di carattere pluriennale e vede protagonisti il servizio di promozione del Parco e la Rete Ecomuseale del Casentino con la Mediateca. Sono tanti i progetti e le attività condivise nel tempo: mostre e pubblicazioni dedicate alla cultura materiale, percorsi di ricerca, attività di animazione socio-culturale presso molte comunità dei comuni che fanno parte del Parco. Tra questi un progetto specifico, promosso congiuntamente e rappresentato da “Festasaggia – Feste a misura di paesaggio” ideato dall’Ecomuseo nel 2008 per quale il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ha ricevuto l’Oscar dell’Ecoturismo 2018. Il riconoscimento è stato assegnato da Legambiente – in collaborazione con Federparchi – alle aree protette che si sono distinte per attività di buona fruizione turistica del loro territorio. A breve è previsto un momento di incontro online con tutte le “festesagge” distribuite tra Casentino, Romagna e Val di Sieve per confrontarsi per la programmazione dei prossimi mesi e per concordare le prossime attività di promozione.