Nell’autunno del 2017, nel nostro Magazine, ci occupammo di una promettente pallavolista di origini stiane: Elena Pietrini. Da allora, Elena, ha mietuto successi su successi, ha ottenuto molteplici riconoscimenti e la convocazione nella Nazionale maggiore. Di lei, proprio in questi giorni, se ne è occupata anche la Gazzetta dello Sport. E proprio alla Gazzetta Elena ha confidato il suo più grande sogno: partecipare, da protagonista, alle Olimpiadi del 2020. Nella speranza che il sogno di Elena si avveri, vi riproponiamo l’intervista che, a suo tempo, realizzò con lei il nostro collaboratore Francesco Ceccarelli.
Elena Pietrini
Classe 2000, figlia del casentinese e stiano Alberto Pietrini (un passato da cestista professionista), Elena Pietrini si è laureata campionessa del mondo under 18 lo scorso agosto a Rosario in Argentina. Le azzurrine del tecnico Marco Mencarelli hanno disputato un torneo praticamente perfetto e in finale hanno sconfitto per 3 a 1 la Repubblica Domenicana conquistando l’ambito titolo. Tra loro si è distinta proprio Elena Pietrini che è stata premiata come la migliore giocatrice del mondiale. Un risultato eccezionale, quello delle giovani atlete italiane, che bissa il successo ottenuto nel 2015 e consacra l’Italia nell’olimpo del volley femminile. A Elena, che un po’ casentinese lo è, abbiamo rivolto alcune domande.
Elena, la prima domanda è classica: come ti sei avvicinata a questo sport?
Mi sono avvicinata alla pallavolo grazie a mia mamma Laura (giocatrice di ottimo livello in un recente passato, ndr) ma soprattutto andando a vedere mia sorella Giulia; è lì che mi sono appassionata ed ho cominciato a giocare anche io.
Il tuo percorso sportivo ed agonistico fino ad adesso?
La mia carriera è iniziata con la consueta trafila giovanile nel Volley Livorno, città dove vivo, ma la svolta, sia a livello sportivo che personale, l’ho avuta a Roma con il trasferimento nella Volleyrò Casal de Pazzi dove ho militato fino alla scorsa stagione sportiva. Devo questa esperienza alla volontà di Andrea Scozzese che mi ha voluto a tutti i costi a Roma. Dalla prossima stagione militerò nel Club Italia (di solito anticamera della nazionale maggiore, ndr) a Milano in serie A2.
Cosa si prova ad essere campioni del mondo seppure a livello giovanile ed essere considerata anche la migliore di tutte?
L’esperienza mondiale non è facile da descrivere, io insieme alle mie compagne abbiamo vissuto partita per partita senza pensare a quello che sarebbe successo dopo. Non ci aspettavamo di arrivare fino in fondo, ma se abbiamo raggiunto questo obiettivo è perché siamo state un gruppo unito e ci siamo sempre aiutate e sostenute a vicenda, l’una con l’altra, e questo è stata la nostra forza. Essere campioni del mondo lo sto realizzando con il passare dei giorni, sul momento non mi rendevo conto di niente come non mi sono resa conto di essere stata premiata come migliore giocatrice del mondiale, sono emozioni uniche e inspiegabili.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Sinceramente non saprei, mi ritengo una ragazza con i piedi per terra quindi prendo quello che viene giorno per giorno, non guardo tanto a lungo raggio perché ogni giorno si può aprire una strada nuova, ma logicamente il sogno nel cassetto c’è ed è quello di poter indossare la maglia della nazionale maggiore e poter partecipare con quella maglia alle Olimpiadi.
Per chi volesse approfondire la conoscenza di questa giovane e interessante atleta esiste, su Facebook, una pagina denominata Elena Pietrini fan page tenuta dai tifosi di Elena dove seguire il prosieguo della carriera di questo personaggio…
[…] Oggi, Elena Pietrini è considerata una delle giovani promesse del calcio italiano e sta facendo grandi progressi nella sua carriera. La sua eredità sportiva familiare è sicuramente un fattore che ha contribuito al suo successo e che continua a motivarla a dare sempre il massimo sul [4][5][6] […]