Si tratta di uno degli appuntamenti del ciclismo più attesi, affascinanti, belli e coinvolgenti del mondo. Il Tour de France è una di quelle corse a tappe di ciclismo che tutti i professionisti del mondo vorrebbero correre almeno una volta nella vita e che, invece, tutti gli appassionati delle due ruote seguono ogni anno senza perdersi neanche un chilometro. Fa parte del ristretto gruppo dei grandi giri composto anche dal nostro Giro d’Italia e dalla Vuelta di Spagna, ed è in questi tre appuntamenti che si ritrovano i grandi campioni del ciclismo mondiale, pronti a darsi battaglia per essere incoronato principe della bicicletta. Una battaglia tra pochi visto che secondo i pronostici e le quote sul ciclismo attuali i principali favoriti per la conquista della Grande Boucle 2024 sono lo sloveno Tadej Pogacar, il suo connazionale Primoz Roglic e il belga Remco Evenepoel. Un’edizione speciale quella del Tour de France 2024 che quest’anno vede la sua partenza dall’Italia, il 29 giugno, con tre tappe speciali in Toscana, Emilia Romagna e Piemonte, a cento anni esatti dalla prima vittoria del Tour da parte di un italiano, nel 1924 ad opera di Ottavio Bottecchia.
1^ tappa: Firenze-Rimini (205 km)
Sabato 29 giugno il Tour de France prende il via dalla culla del Rinascimento, da Firenze, con un omaggio alla memoria di Gino Bartali, uno dei 7 italiani vincitori del Tour de France, e Gastone Nencini, maglia gialla finale nel 1960. Dopo una “sfilata” nel centro storico, attraversando la zona di Ponte Vecchio, piazzale Michelangelo fino al Viola Park, ci sarà la vera e propria partenza della prima tappa. Primi 100 km quasi in scioltezza con qualche salitella del Colle Tre Faggi, le Forche e Carnaio, con una pendenza massima del 6%. Poi giù verso Mercato Saraceno per poi risalire sul Barbotto. 3600 metri di dislivello totale ma una volta passato San Marino la strada si fa pianeggiante seguendo la discesa ripida fino a Serravalle. Qui la tappa cambia e cambiano le forze in campo che verteranno più verso gli sprinter, sempre che non si sia fatta forte selezione nei chilometri precedenti.
2^ tappa: Cesenatico-Bologna (200 km)
Un’altra tappa per ricordare un grande del passato, Marco Pantani, l’ultimo corridore capace di fare accoppiata Giro-Tour nello stesso anno. Era il 1998 e c’era un mondo di appassionati di ciclismo in vero visibilio per le gesta del “pirata”. Riguardo la tappa in sé, dopo un inizio blando in pianura, dopo 75 chilometri arriva il primo strappo di Cima Gallisterna, che porta poi al circuito di Imola, già sede del Mondiale di ciclismo 2020. Superato questo ci saranno altri quattro GPM prima dell’arrivo di Bologna, tre di terza categoria e uno di quarta categoria, ma tra questi si segnala la doppia ascesa al Colle di San Luca con una pendenza massima dell’11% in un circuito da 18 km. Circuito simile a quello utilizzato per il Giro dell’Emilia 2023 quando Primoz Roglic si impose come dominatore davanti proprio a Pogacar. Un gran finale dentro la città di Bologna che premia i corridori più esplosivi e quelli che avranno saputo conservare le energie per lo sprint verso il traguardo.
3a tappa, Piacenza-Torino (225 km)
L’ultima tappa italiana del Tour de France è tutta dedicata ai velocisti, partendo dalle strade dell’Emilia Romagna fino ad arrivare in Piemonte. Si passerà da Voghera, Tortona, Alba fino a Torino, nel ricordo di Fausto Coppi. Una tappa pianeggiante con tre piccole salitelle di quarta categoria proprio a Tortona (città dove è sepolto Coppi), poi Colle del Barbaresco e infine Sommariva Perno. Così si entra nel territorio delle Langhe e della città di Torino per lasciare spazio a un percorso che sarà terreno di battaglia per i velocisti con una attesissima volata del gruppo attraversando Corso Lepanto e Corso Galileo Ferraris dove, nei pressi del Pala Alpitour, sarà posizionato il traguardo.