MONTEMIGNAIO – Garantire l’assistenza medica di base grazie ad una formula innovativa che potrebbe essere modello per altre zone, quelle definite “Aree interne”, cioè lontane dai grandi centri urbani e con maggiori difficoltà di accesso ai servizi prioritari.
E’ quanto sta succedendo in due Comuni, Montemignaio e Castel San Niccolò (nello specifico a Cetica) in Casentino, dove il medico di famiglia ha da poco cessato il servizio. La Asl, insieme alle due amministrazioni comunali, ha messo in piedi un servizio che, nonostante la difficoltà conclamata a reperire i medici nelle zone più periferiche, garantirà la cosiddetta “medicina di famiglia” a circa 400 assistiti.
In pratica, grazie alla disponibilità del medico Gennaro Maiellaro, lo stesso si sposta per effettuare ambulatori nei due centri casentinesi, con personale di supporto. Questa organizzazione è stata condivisa con la Asl e regolata da una determina del direttore di Zona Distretto, Evaristo Giglio. I due ambulatori di Montemignaio e Cetica diventano “Centri Territoriali della Salute”, come definiti dal progetto di “Programmazione Operativa Annuale” (POA) e sono organizzati come proiezione della Casa della Salute.
Gli ambulatori sono partiti nei giorni scorsi e si tengono il martedì mattina e il venerdì pomeriggio, uno di seguito all’altro.
Comunicato stampa