In ricordo di Marcello Orlandi, un uomo libero che amava la solidarietà

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Marcello era un uomo libero ed è vissuto e ci ha salutato come uomo libero. E’ stato coerente fino in fondo, senza mai venire meno a una sua promessa interiore, a una sua prerogativa e specialissima capacità di essere.

Sulla soglia.

Così lo voglio ricordare, perché stare sulla soglia è una filosofia.

Stare sulla soglia significa curare la propria interiorità e insieme aprirsi al prossimo in un gesto etico di accoglienza autentica.

Sulla soglia Marcello ci aspettava tutti, ci faceva entrare e ci dava cibo e acqua. Ci metteva intorno a un tavolo e ci apriva la porta della sua casa, quella del suo sorriso e quella del cuore. Tutto insieme.

Un gesto potente, che mi ha fatto legare i fili della mia vita a quelli di questa famiglia, quella di Marcello Orlandi e di Maura Lucatello.

Una famiglia che è sempre stata al centro di una comunità e l’ha fatta vibrare di tante cose belle. Una famiglia che ha saputo lottare anche oltre il dolore più grande che si possa immaginare.

Non si sceglie come andarsene, così come non si sceglie come e dove venire al mondo. Ma si può scegliere come vivere. Credo che questa sia la cosa più importante che Marcello ha lasciato a tutti coloro che, salendo a San Donato, si sono aggrappati o appoggiati al suo sorriso.

Una lezione di vita che spesso non riusciamo ad apprendere e che lui, invece, metteva in pratica con grande tenacia e insieme con gentilezza. Teneramente ti portava oltre la soglia e ti mostrava come fare.

Lo ha fatto sempre insieme a Maura, che da oggi porterà avanti le sue volontà che, con lui, ha sempre condiviso e intessuto giorno per giorno.
Una fra tantissime ve la voglio raccontare.

Lei e Marcello hanno conosciuto qualche tempo fa l’associazione Linea d’Ombra, fondata da Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi.

La coppia, ogni sera, sulla piazza principale di Trieste, si occupa dei migranti che arrivano sulla rotta balcanica: lavano lori i piedi, li rifocillano, mettono loro a disposizione pasti caldi e scarpe nuove.

Marcello e Maura avrebbero voluto insieme andare a Triste e ripete sulla piazza il gesto rivoluzionario di Gesù.

E in qualche modo lo faranno martedì 20 agosto alle ore 17.00 alla Propositura di Pratovecchio, quando in nome di Marcello, verranno raccolte le offerte per l’associazione di Trieste.

In quel momento saluteremo il nostro amico che partirà per un altro viaggio, ma non smetterà di accoglierci sulla soglia.

Abbé Pierre diceva: “La vita è un minuzzolo di tempo concesso alla nostra libertà per imparare ad amare”. Maura ha voluto questa frase per salutare il suo amore, il suo compagno e quel pezzo di vita insieme che oggi li rende più uniti che mai.

Ciao Marcello

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