Inaugurato a Raggiolo il recupero della cappella del Sepolcreto

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Il piccolo paese casentinese ritrova un luogo storico che sarà destinato ad attività culturali e artistiche. L’intervento è stato promosso dalla Brigata di Raggiolo, con il contributo del maestro Carlo Pizzichini

RAGGIOLO (AR) – Un luogo storico di pregio pienamente restituito a Raggiolo. Il piccolo paese casentinese ha vissuto una giornata di grande festa con l’inaugurazione della recuperata e rinnovata cappella del Sepolcreto al termine di un progetto particolarmente ambizioso voluto dalla Brigata di Raggiolo per andare a costituire un nuovo luogo destinato alla promozione della cultura, dell’arte e del turismo direttamente nel cuore di uno dei borghi più belli d’Italia. Questa cerimonia è stata effettuata alla presenza di numerose autorità e rappresentanti delle istituzioni, tra cui l’onorevole Riccardo Nencini (presidente della commissione Cultura del Senato), che con le loro parole e la loro presenza hanno dimostrato l’apprezzamento verso un intervento volto a donare una nuova vita a un bene architettonico che è testimonianza tangibile della storia e dell’identità della comunità locale. «La cappella del Sepolcreto è ora una piacevole sorpresa che stupisce e che annichilisce – ha commentato Nencini. – Il recupero di questo immobile si richiama al principio della sussidiarietà attraverso la sinergia tra pubblico e privato: l’ottimo lavoro svolto aiuta a ritrovare identità e radici di Raggiolo, andando a valorizzare il patrimonio artistico e culturale per metterlo nuovamente a disposizione della comunità».

La cappella, posta nella zona della “Bastia”, fu costruita nei secoli scorsi sulle fondazioni dell’antica torre medievale che delimitavano la cisterna che, per un periodo, è stata utilizzata come Sepolcreto e che negli ultimi decenni giaceva in uno stato di abbandono: il suo recupero rappresenta la conclusione di un percorso di molti anni condotto dalla Brigata di Raggiolo che ha così dato seguito al proprio impegno concreto nella valorizzazione del borgo. L’associazione, coordinandosi con l’impegno dei privati, ha prima previsto una serie di interventi all’esterno della cappella attraverso il restauro del portone, il lastricamento della piazzetta adiacente, la donazione del portale e l’installazione dell’illuminazione che hanno così permesso di iniziare a proporre le prime attività culturali e ricreative in questo luogo.

L’investimento conclusivo, in accordo con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, è stato rivolto agli ambienti interni del Sepolcreto per favorirne una piena fruizione e anche un utilizzo a fini artistici e culturali: l’intenzione è stata di valorizzare la storicità dello spazio e, allo stesso tempo, di proiettarlo verso il futuro arricchendolo con l’arte del maestro Carlo Pizzichini (pittore, incisore, scultore, ceramista e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, con opere esposte in Italia e all’estero). Il maestro ha realizzato un’opera pittorica contemporanea dall’effetto emozionale dal titolo “Nido di Luce” in cui il tema della luce introduce alla sfera della spiritualità attraverso il potere del segno e del colore, dando vita a un’astratta sintesi cromatica che ben si accorda alle forme semplici e lineari dell’architettura della cappella. «Il pieno recupero della cappella del Sepolcreto – ha aggiunto Franco Franceschini, presidente della Brigata di Raggiolo, – ha richiesto un impegno che ci inorgoglisce perché permette a questo luogo di tornare con una veste inedita nel circuito della vita di Raggiolo, in un armonioso collegamento tra la storicità dell’ambiente e la visione dei progetti futuri. Il nostro ringraziamento va alla Diocesi per aver sposato il progetto, alle tante personalità che hanno partecipato all’inaugurazione e, soprattutto, al maestro Pizzichini che ha posto la propria arte a disposizione di uno spazio che va a impreziosire e ad arricchire il nostro borgo già ricco di fascino, di storia e di meraviglie».

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