Che lo si creda o no, al giorno d’oggi esistono sia in Italia che nel resto del mondo, zone non coperte da una connessione internet veloce. Le ragioni alla base di queste scarse coperture digitali vanno ricercate innanzitutto nella particolare localizzazione geografica delle aree più remote, come possono esserlo le montagne o le zone in via di sviluppo, nelle quali non sono stati approntati interventi di riqualificazione dei sistemi di telecomunicazione, e con riferimento, ad esempio, ai paesi che sorgono nel bel mezzo di vallate o di dorsali montane.
Dove si trovano queste aree bianche prive di infrastrutture a banda larga? Si tratta di circa 5.000 comuni italiani dislocati perlopiù al Nord (circa il 65%), al Centro e Sud (55%), ma anche sulle Isole (63%) per un totale di più di 11 milioni di persone. Alla luce di questi dati, si può calcolare che circa una persona su cinque in Italia non ha accesso alla banda ultra larga: un problema che si pensa di risolvere con il piano per le aree bianche, che prevede di portare la banda ultra larga in 2.000 comuni. Nonostante questi sforzi, ci vorrà ancora del tempo prima di risolvere il problema del digital divide italiano e portare la copertura dove manca. Fortunatamente ci sono delle alternative alla banda larga, che possono rivelarsi risolutive: vediamo di cosa si tratta.
Le principali alternative alla banda ultra larga
Oggi è possibile godere delle potenzialità di internet pur senza fare uso di una connessione a banda ultra larga. Un esempio è dato dalla possibilità di navigare sfruttando le onde radio, grazie ad alcuni operatori che per questa modalità di connessione propongono anche delle offerte con internet illimitato, attivabili direttamente sui siti di riferimento, come nel caso della rete fibra-mista radio di Linkem. Il funzionamento della rete mediante l’utilizzo delle onde radio si fonda prevalentemente sul segnale inviato da un’antenna radio e trasmesso a un modem specifico. Quest’ultimo è in grado di garantire ai dispositivi interessati la connettività a internet, offrendo una connessione stabile e dal segnale sempre lineare.
Altra valida alternativa alla connessione in fibra ottica è il cosiddetto internet satellitare. Come si può intuire dal nome stesso, il funzionamento di tale modalità di connessione è garantito dall’utilizzo di una parabola in grado di ricevere un segnale digitale da un satellite apposito. Siamo di fronte a un sistema che, di fatto, rassomiglia in tutto e per tutto a quello proprio delle televisioni satellitari, con il segnale proveniente da satelliti collocati appositamente nello spazio. Anche in questo caso, dunque, è una parabola a favorire la ricezione del segnale del satellite, consentendo ai dispositivi ad essa associati di accedere in maniera pratica a internet.
Le altre modalità di connessione disponibili
Oltre a quelli appena visti, ci sono altri due metodi di connessione che si possono utilizzare in caso di bisogno. Tra questi, troviamo le chiavette internet, in formato USB e dunque collegabili in tutta semplicità al computer, che sono in grado di connettersi a internet proprio come una sorta di modem allacciato alla linea del telefono. La connessione delle chiavette è senza fili e ha il vantaggio di essere trasportabile ovunque, anche se spesso comporta costi notevoli e il segnale ha una potenza limitata.
Infine, troviamo un sistema tanto semplice quanto banale: usare il proprio smartphone come hotspot per connettersi a internet con gli altri dispositivi. Anche qui il vantaggio sta nella mobilità e trasportabilità della connessione, mentre la velocità e i costi del servizio dipenderanno dall’operatore telefonico di riferimento.