Investire usando le app: i consigli degli esperti

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Ormai esiste una app per tutti, ci siamo trasformati nel corso degli anni in consumatori / fruitori legati in modo maniacale al nostro smartphone e per questo necessitiamo di app per molteplici esigenze. Ormai ce ne sono di ogni genere, adatti ad ogni circostanza: anche il settore degli investimenti si è aperto ed oggi le applicazioni per fare trading risultano tra le più scaricate.
Proprio per qusto, e tenendo conto del fatto che il trading resta sempre uno strumento ad alto rischio, cerchiamo di capire meglio come muoversi nel settore ed in che modo usare le app per investire riducendo i rischi. Lo facciamo con il supporto di tradingonline.top.

Quanto sono diffuse le app per investire?
“Negli ultimi tempi moltissimo, una tendenza che sta crescendo di mese in mese. Il trading online è in ascesa da anni, veniva praticato soprattutto tramite piattaforme online per investire; negli ultimi tempi il tutto si sta spostando sulle app per smartphone, frutto anche dei dati, ormai incredibili, riferiti al tempo che trascorriamo attaccati ai nostri telefonini.”
Cosa si deve valutare quando si sceglie una app per investire?
“Nella ricerca delle migliori app di investimento si deve considerare ciò che potrebbe essere importante per i diversi tipi di investitori, non ultimo il costo. Spesso è necessario spendere soldi per sperare fare soldi, ma con alcune app di trading è possibile ridurre al minimo le commissioni e mantenere comunque una strategia di investimento di qualità.”
E quali sono invece i fattori più a rischo?
“Potremmo citare i robo-adviser, software che un algoritmo per gestire gli investimenti degli utenti al loro post. Un meccanismo già ampiamente sperimentato nel trading online tramite piattaforme e che si è dimostrato essere altamente imperfetto. Il rischio è che con questo strumento si sentono più inclusi anche gli investitori medi, quelli che non hanno dimestichezza con il mondo della finanza.”
Dal punto di vista tecnologico quali sono i paletti da tenere a mente?
“Licenze ed autorizzazioni su tutto: un po’ come per le piattaforme di trading. D’altra parte gli stessi broker hanno ormai, quasi tutti, una app proprietaria da offrire ai propri investitori. Nei vari store per app si trova un po’ di tutto, anche applicazioni senza licenze. Quali sono le autorizzazioni da verificare? Soprattutto FCA, CySec o Consob: se la app ha una di queste 3, si può stare tranquilli. E poi, sempre dal punto di vista tecnico, la compatibilità con il proprio sistema operativo e con i parametri tecnici del proprio telefono smartphone.”

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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