La Bottega dell’Arte, a Bibbiena un progetto di inclusione attraverso la bellezza

0
916

Uno spazio aperto di espressività, di creatività e di inclusione attiva attraverso l’arte a 15 studenti


Bibbiena (AR) – Parlare di disabilità è difficile. Oscillare tra retorica, buonismo, vittimismo, è un rischio che è sempre dietro l’angolo.

Ma è importante farlo, ossia parlare di quei percorsi, spesso difficili, che persone di buona volontà mettono in campo al di là delle leggi e del politicamente corretto, per offrire opportunità alle persone con disabilità anche gravi.

Sono le persone di buona volontà, infatti, che muovono il mondo. Quelle che prendono e partono, quelle che ci mettono tutto, ore di lavoro, cuore e magia.

La stessa che è nata all’interno dell’Isis Fermi di Bibbiena nel gruppo degli insegnanti di sostegno, in particolare Elisa Bartolini e Simona Bernacchi, rivolta ai ragazzi e ragazze con gravi disabilità.

Il laboratorio di chiama “La bottega dell’arte” e offre uno spazio aperto di espressività, di creatività e di inclusione attiva attraverso l’arte a 15 studenti.

Il laboratorio è stato coordinato da Mario Bettazzi, pittore apprezzato e quotato anche all’estero con alle spalle anni di esperienza in progetti dedicati ai ragazzi e alle ragazze con disabilità.

L’aula numero 26 è un luogo dell’impossibile, uno spazio gioioso e potente di umanità in cammino, dove colori e pennelli diventano i mezzi di comunicazione di chi spesso non ha parola, diventano manifesti, diventano strumenti di democrazia e di cittadinanza. Chi ci entra, come ho fatto io, ne esce trasformato dal profondo, soprattutto ne esce con una maggiore consapevolezza sul tema della disabilità, che spesso rimane ai margini delle nostre vite apparentemente “perfette”.

Vedere la felicità farsi sorriso, capire che qualcuno adesso ha uno spazio per sentirsi realizzato in mezzo al mondo dove è stato gettato, credo sia la migliore terapia d’urto che si possa augurare a chi ancora pensa che solo alcuni possono ambire a Esser-ci pienamente.
In realtà i ragazzi e le ragazze dell’aula numero 26 dell’Isis Fermi adesso hanno trovato la loro strada della felicità.

I Greci dicevano che la felicità è virtù, ma la virtù come aretè, una bellissima parola che viene da ars, ossia abilità nel superare una difficoltà.

Quello che gli insegnanti del Fermi hanno avuto la forza di proporre e di realizzare è proprio questo: qualcosa che servisse a questi ragazzi e ragazze a superare i loro limiti.

L’insegnante Elisa Bartolini commenta: “Il laboratorio è stato un percorso terapeutico ma anche formativo e ricreativo, in grado di dare ai partecipanti la possibilità di raccontare il proprio mondo interiore con l’arte. Gli insegnanti di sostegno insieme agli studenti impegnati nel progetto e guidati dal maestro Mario Bettazzi, hanno seguito tutte le fasi di lavorazione, dall’ideazione alla produzione vera e propria, stimolando lo sviluppo delle autonomie, promuovendo lo stare insieme e facilitando la gestione dell’emotività”.

Il laboratorio ha prodotto 50 opere d’arte di una bellezza straordinaria, per questo i docenti e la scuola – con il Dirigente Maurizio Librizzi – hanno deciso di portarle all’esterno per coinvolgere tutta la comunità.

La risposta generosa dei casentinesi non si è fatta attendere: lo scorso 11 maggio, centinaia di persone hanno invaso pacificamente il bellissimo Chiostro di San Lorenzo a Bibbiena, che è quasi emerso dalla storia per fare spazio a queste opere.

La mostra si chiama “I colori delle emozioni. Apri le ali e vola” e ha una dedicata speciale quella a Alessandra Lumachi, una colonna portante dei colleghi del sostegno all’Isis Fermi.

Vola la nostra riconoscenza verso gli insegnanti di sostegno che fanno oltre il dovere, volano i nostri pensieri verso Alessandra, che ha dato un esempio di professione e di vita che permane insieme al suo amore, volano le nostre certezze di esseri imperfetti che, oggi, si trovano ad ammirare i colori della vita.

Le opere vi aspettano per questo viaggio, all’interno del Chiostro di San Lorenzo.

Grazie a Elisa, Simona e Mario.

 

 

 

 

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here