La Madonna della Ginestra di Santa Mama: storia di una tradizione, storia di un paese

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La Madonna della Ginestra a Santa Mama di Subbiano è stata restaurata in occasione della festa patronale di san Mamante e a seguito di un vile atto vandalico. Il paese fa parte delle tante frazioni del Casentino che stanno avviando operare di riqualificazione: a Santa Mama si riparte quindi dalla tradizione e dal restauro di questa Madonna.

Al recupero hanno partecipato i paesani oltre che l’associazione Le tre Contrade di Santa Mama di Subbiano ed il Comune. E la tradizione lega il nome della Madonna alla storica fabbrica della frazione casentinese, come spiega la storica ricercatrice Lia Rubechi:  “Il primo laboratorio è stato costruito intorno agli anni Venti dalla famiglia Cherici che aveva realizzato anche una centrale a turbina di là dal fiume Arno per soddisfare il bisogno della fabbrica; il primo stabilimento si chiamava la Ginestrofila, si estraeva dagli steli della ginestra la sua fibra per poi lavorarla e tesserla, questo serviva per lo più per fabbricare i tessuti degli imballaggi”. Questo lavoro, svolto per lo più dalle donne, era un’occupazione faticosa dovendo le lavoratrici immergere le mani in una soluzione di acqua e soda per estrarre la fibra. La fabbrica visse alterne vicende fino alla chiusura nella metà degli anni Quaranta. Il decennio successivo divenne una laboratorio di mattonelle ma per gli abitanti di Santa Mama questa è e rimarrà sempre la fabbrica della Ginestra.

E così Santa Mama riparte dal recupero della sua storia.

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