nella foto “casa Basagna” Poppi
(comunicato stampa Lista Civica Poppi)
L’ avvio dei lavori per la realizzazione di una passerella sul ponte dell’Arno, è una di quelle notizie che non può non caricare di orgoglio chi ha davvero a cuore la nostra comunità. Ci associamo sinceramente al ricordo fatto dal Sindaco di Suor Mansueta, viva nei nostri cuori.
Tornando ai lavori, trattasi davvero di un’opera che abbiamo atteso da tempo e siamo ben felici che il suo progetto veda luce, rappresentando l’occasione per una rinnovata immagine, oltre a rispondere ad esigenze di maggior sicurezza per i pedoni e la viabilità. Vigileremo pertanto affinché i tempi di conclusione dei lavori siano rispettati e stante anche gli inevitabili disagi, ci rivolgiamo al Sindaco ed alla Polizia Municipale, affinché nelle ore di punta possa essere rafforzato un presidio da parte degli agenti così da ridurre al minimo tutte le criticità date dall’intenso flusso di traffico. Desideriamo poi infine porre l’accento su un aspetto più squisitamente storico su cui poggia l’intera opera e di come questa si collochi potenzialmente oggi nel suo equilibrio tra arte e natura, vero motore dell’economia smaniosa di un salto di qualità che non smetteremo mai di sollecitare. La relazione storica ci richiama a come nel settembre del 1557 tutto il bacino dell’Arno fu interessato da una terribile alluvione, causa di ingenti danni. Il sopralluogo effettuato proprio in questa occasione da Pietro Donnino e Battista di Raffaello per conto della Magistratura di parte Guelfa ha tramandato una delle più antiche rappresentazioni del Ponte di Poppi. Il disegno, a penna su carta allegato alla consueta relazione (21 maggio 1558) conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze, riproduce la pianta dell’attraversamento formato da cinque arcate con la luce che variava dalle 18 alle 25 braccia (da circa 10 a circa 13 m) e con rostri di modeste dimensioni.Il ponte venne minato e fatto saltare dall’esercito tedesco alla fine dell’estate del 1944 e fu quindi ricostruito, così come molti altri in casentino, riproponendo il tema del ponte medievale con rivestimento in pietra. L’uso di materiali e la tipicità della ricostruzione conferiscono al manufatto dignità architettonica inserendosi bene nell’ambiente Borgo – Castello circostante. L’opera che andrà pertanto a rendere ancor più sicuro il ponte, non può dunque ritenersi funzionale a se stessa, ma va vista nell’equilibrio dell’intero patrimonio ambientale che unisce Ponte a Poppi. Trattasi finalmente di un salto di qualità che non può e non deve arrestarsi alla passerella ma proseguire in quel percorso che abbiamo tanto voluto per un rilancio del Castello dei Conti Guidi, del Borgo di Poppi e della sua ricettività turistica, tanto da richiamare anche l’attenzione di Vittorio Sgarbi che ci siamo impegnati a presentare all’Amministrazione. E’ per questo che continuiamo ad invitare l’Amministrazione Comunale a mettere mano ad un regolamento per il decoro urbano. La vogliamo chiamare più familiarmente, una carta del vivere civile che sappia valorizzare la “bellezza” e punire l’orrido. Riteniamo irrazionale infatti investire in importanti opere pubbliche, se poi in definitiva non correggiamo certi comportamenti che rischiano di vanificare tutto l’impegno economico. E ne abbiamo subito un caso pratico a due passi dal ponte dell’Arno.Proseguendo il tragitto verso Poppi, è inconcepibile per un Comune come il nostro desideroso di fare quel salto di qualità, assistere allo spettacolo indecoroso di un manifesto affisso ormai da anni su un fabbricato meglio noto come “casa Basagna”. Sarà mai possibile migliorare il nostro biglietto da visita, per ricordarci che quella è la porta per Poppi? Coraggio Sindaco.
LISTA CIVICA POPPI LIBERA