Le tipicità del Casentino in mostra all’Accademia dei Georgofili di Firenze

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Foto che si è aggiudicata il 2° posto nel concorso di gennaio 2018: I tesori del Casentino

Mercoledì 21 marzo alla prestigiosa Accademia dei Georgofili, le tipicità casentinesi saranno protagoniste di un evento che fa parte del ciclo “I territori della Toscana e i loro prodotti”, promosso da Anci Toscana e dall’accademia dei Georgofili. Oltre quaranta produttori locali saranno presenti a testimoniare la grande vitalità e la qualità delle produzioni agro alimentari del Casentino. La giornata è caratterizzata anche da una cospicua attività convegnistica, alla quale parteciperanno fra gli altri anche Eleonora Ducci, Sindaco di Talla e Assessore presso l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, il Presidente dell’Ente Parco Luca Santini, rappresentnti dei Comuni di Bibbiena (vicesindaco Francesca Nassini), Pratovecchio Stia (Vicesindaco Serena Stefani), Subbiano (assessore Nicoletta Bruno) e Capolona (assessori Monica Baccianella e Giuseppe Scortecci). Sono programmati anche interventi di molti produttori e allevatori casentinesi. Mancherà purtroppo colui che avrebbe dovuto tenere l’apertura dei lavori nelle vesti di padrone di casa, il prof. Giampiero Maracchi, illustre intellettuale, climatologo e presidente dell’Accademia dei Georgofili, improvvisamente deceduto pochi giorni fa. Alimentazione e salute sono i due concetti alla base della giornata di lavori, che si avvale anche del patrocinio di Unicoop Firenze. A confronto i contributi dal mondo sanitario, universitario e scientifico. Per l’Unione dei Comuni parleranno anche Luca Segantini che farà una presentazione dei principali prodotti tipici della vallata, e Andrea Rossi con il racconto dell’esperienza di Festasaggia. “La lodevole iniziativa dell’Accademia dei Georgofili e di ANCI Toscana – commenta Eleonora Ducci – non solo promuove le eccellenze agroalimentari del nostro territorio, ma mette in contatto il mondo dei produttori, spesso eredi di una conoscenza antica, con chi è in grado di valorizzare questa cultura per le caratteristiche di sostenibilità, qualità e prospettive nello sviluppo di un territorio rurale e montano. Certe sapienze non devono essere confinate nel nostro passato ma possono esercitare un ruolo decisivo nel progettare il nostro futuro”.
Comunicato stampa
Poppi, 19 marzo 2018

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