La politica, a tutti i livelli, è chiamata talvolta a dare dei segnali chiari, inequivocabili, davanti a fenomeni che rappresentano lo spettro del malaffare, anche anticipando con il suo comportamento i provvedimenti della magistratura che fa il suo corso, secondo tempi diversi.
La vicenda dell’UNCEM Toscana su cui abbiamo già scritto, ha del torbido, per questo auspicavamo fosse giunto il tempo di prenderne le distanze.
A prescindere dalle vicende penali in corso di accertamento, non ci è parso normale che dei circa 15 milioni di euro/anno che la Regione ha trasferito da anni a Comunità Montane e Unioni per le spese di gestione delle deleghe agricolo-forestali, senza ogni forma di rendicontazione, di questi denari poco meno dell’1%, siano stati trasferiti all’Uncem.
Era questo il senso di una mozione che questa lista civica ha presentato in Consiglio Comunale.
Nel corso del dibattito abbiamo anche appreso che l’UNCEM ha fatto cose utili per il Casentino come la battaglia per gli operai forestali e per il mantenimento degli Uffici postali. Non ci pare una giustificazione convincente.
Ma ci ha sorpreso in verità più lo sminuire la questione sul presupposto che ormai di questo ente, poiché in liquidazione, c’è poco di cui discutere.
Diciamo intanto che l’UNCEM Toscana oggi esiste ed ha come suo rappresentante un commissario liquidatore. Al pari di un’azienda che volesse chiudere o perché oggetto di fallimento, ha piena personalità e capacità giuridica. Non ci risulta in definitiva che ad oggi l’UNCEM sia stata sciolta, condizione questa che da sola avrebbe annullato il senso stesso della discussione.
A maggior ragione pertanto in quanto davanti ad un ente in fase di smantellamento, pensavamo si potesse giungere con serenità all’adozione di un atto politico che marcasse nettamente una discontinuità. Prendiamo atto a malincuore, che non c’erano le condizioni politiche per la maggioranza, che ha votato no.
Registriamo comunque che ad oggi, l’unico Comune della provincia di Arezzo che ha votato per l’uscita da UNCEM sia stato il Comune di Castiglion Fiorentino. La delibera del rispettivo Consiglio Comunale, è datata 13 giugno 2017.
Un appunto lo rivolgiamo in conclusione però a due consiglieri di opposizione che hanno scelto, al momento della votazione, di astenersi.
A costoro, che sono stati eletti in questa lista civica e che ora hanno scelto di fare un percorso in autonomia chiamandosi “indipendenti per Poppi” (oggi viene da dire, ma indipendenti da che?) auguriamo di non finire come certi poveri parlamentari che veleggiano per il “transatlantico” in base al vento che tira in cerca di una casa pronta a dargli ospitalità. Perché i cittadini non avranno certo memoria corta.
LISTA CIVICA POPPI LIBERA