- …che alla Peste spesso citata in questi giorni di quarantene e contagi, anche attraverso le belle pagine che la letteratura italiana le ha dedicato, si legano due dei principali luoghi di culto mariani del Casentino? La seicentesca peste di manzoniana memoria, infatti, è la stessa contro cui operò la Madonna del Morbo di Poppi, mentre Santa Maria del Sasso di Bibbiena è legata alla peste nera di metà Trecento, quella che fa da cornice alle novelle del Boccaccio.
2. …che Bibbiena nel Medioevo non era Casentino? Almeno nei secoli XIII-XIV, infatti, il territorio denominato “Casentino” aveva il proprio confine meridionale a nord di Bibbiena, come ci testimonia Dante Alighieri nel canto quinto del Purgatorio (vv. 94-95): «A piè del Casentino / traversa un’acqua ch’ha nome l’Archiano».
3. …che il 17 porta sfortuna per colpa dell’enigmistica? La sua cattiva fama è infatti dovuta a un anagramma: anagrammando le lettere che compongono il numero in numeri romani, cioè XVII, si ottiene… VIXI, cioè “ho vissuto”, al passato, quindi “sono morto”.
4. …che il nome “Torello” del santo patrono di Poppi non ha niente a che fare coi bovini? Torello infatti è il diminutivo non di “toro” ma di “Tore”, a sua volta ipocoristico (abbreviazione di un nome proprio di persona) di “Salvatore”.
5. …che il mio cognome invece deriva da un termine offensivo della Toscana medievale, probabilmente con origine antisemita? Bargiacchi, da Bar Jacob (figlio di Giacobbe), come tipico nome ebraico, veniva infatti usato per dare del “bischero” a qualcuno, come attestano fonti scritte bassomedievali toscane, nella forma bargiacco, bargiaca, bargiaccus (da cui il cognome Bargiacchi, nato come genitivo patronimico).