Lo sapevi che la Colonna di Dante… (Rikipedia – Curiostoria del Casentino)

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(Rikipedia – Curiostoria del Casentino)

11 giugno 1289, “Sabato di San Barnaba”, il sabato della Battaglia… quest’anno era un venerdì, venerdì della scorsa settimana. Nei pressi di questa ricorrenza e in questo anno di celebrazioni dantesche, voglio ricordare un altro importante compleanno, che si lega a entrambe le cose: la “Colonna di Dante” compie cento anni!

È infatti detta così, anche se il monumento commemora in realtà la Battaglia di Campaldino, non solo perché il poeta vi prese parte, ma anche e soprattutto perché fu proprio eretta in suo onore nel 1921, anno del sesto centenario della morte. E infatti anche la decorazione del monumento, secondo il progetto di Agenore Socini, se raffigura in alto nella cosiddetta “valigia” i simboli di Firenze e Arezzo, poi nelle iscrizioni della base e del retro non manca di citare Dante in vari modi.

Una curiosità per concludere, su cui scrivevo lo scorso anno: lo sapevi che… all’Italia in Miniatura, il famoso parco tematico romagnolo, tra i 273 monumenti che riproducono tutta Italia, c’é proprio lei, la Colonna di Dante, a rappresentare il nostro Casentino?

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Riccardo Bargiacchi
Riccardo Bargiacchi, nato in Casentino nel 1978, vive a Poppi con moglie e figlio; laureatosi con lode a Firenze in Archeologia Medievale, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, discutendo una tesi sui castelli dei conti Guidi in Casentino, ha iniziato la propria attività lavorativa con le pluriennali indagini archeologiche condotte nel sito del Lago degli Idoli (Stia, AR), come componente dell’équipe della cooperativa archeologica Co.IDRA di Firenze (2003-2007). Mantenendo un rapporto di collaborazione con la Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze per progetti nazionali e internazionali, è socio dello spin-off accademico Laboratori Archeologici San Gallo. Attualmente per conto della cooperativa Oros, lavora presso il Museo Archeologico del Casentino di Bibbiena fin dalla sua inaugurazione ed ha collaborazioni in atto con l’Ecomuseo del Casentino ed altre realtà della valle per quanto riguarda attività storico-archeologiche e didattiche. Accanto a numerose pubblicazioni scientifiche legate alla sua attività professionale, anche in sedi prestigiose come la rivista ufficiale della materia “Archeologia Medievale” (I conti Guidi e l’incastellamento del Casentino: il caso di Poppi, A.M. n° XXXV-2008, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2009, pp. 315-332), e comprese due monografie intitolate “Chiese e Santuari del Casentino” (2011) e “Castelli e Feudatari del Casentino” (2014), frutto del Progetto di conoscenza e valorizzazione del Fondo Goretti Miniati (a sua cura per conto della Biblioteca di Poppi e dell’Ecomuseo del Casentino), dal punto di vista letterario, oltre a sporadiche apparizioni su riviste o antologie di premi letterari, è autore di una raccolta di poesie (Tanatofilia. Poesie d’amore, Firenze, MEF - L’Autore Libri Firenze, 2010) e di un romanzo: Falterona, Stia, AGC Edizioni, 2016 (collana “CasentinoPiù” n° 01). È storico collaboratore della rivista CasentinoPiù: da luglio 2010 tiene la rubrica “Casentino medievale: storia e archeologia”.

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